Julie Lloyd, una sopravvissuta all’ictus di 65 anni, sta sperimentando un rivoluzionario aiuto alla mobilità: i “NeuroSkin”, dei pantaloni intelligenti che offrono un nuovo spiraglio di indipendenza a chi è stato colpito da ictus. Partecipante alla prima sperimentazione nel Regno Unito di questi “indumenti intelligenti”, Julie ha elogiato l’innovazione come una vera “svolta” per i pazienti ictus-affetti.

I “NeuroSkin” sfruttano elettrodi gestiti dall’intelligenza artificiale per stimolare arti paralizzati, in particolare una gamba in questo caso. Questa stimolazione mirata viene orchestrata da algoritmi avanzati e dura per un periodo di circa un’ora. Grazie a questa tecnologia all’avanguardia, Julie e molti altri potrebbero riconquistare la capacità di camminare autonomamente.

Lontano dal Regno Unito, in Italia, si stanno compiendo importanti progressi nell’applicazione dell’intelligenza artificiale per migliorare la gestione dell’ictus ischemico, sia nelle fasi acute che croniche. Tra questi sforzi spicca il progetto TRUSTroke, che mira a sviluppare una piattaforma basata su intelligenza artificiale. Tuttavia, per realizzare questa visione, è necessario addestrare accuratamente gli algoritmi affinché possano comprendere l’evoluzione dell’ictus in un ampio spettro di pazienti.

Dopo una fase di preparazione intensiva, gli strumenti di intelligenza artificiale risultanti verranno sottoposti a rigorose validazioni su pazienti reali. Questi test consentiranno di stabilire se gli algoritmi sono stati addestrati in modo accurato, valutando l’attendibilità delle loro previsioni di miglioramento o peggioramento clinico, ricorrenza di ictus, necessità di ri-ospedalizzazione e conformità alla terapia preventiva secondaria. Il progetto è coordinato dal Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, con la collaborazione tecnica di partner come Eurecat, Josef Stefan Institute, Nora Health, Politecnico di Milano, CNR e NACAR.

Questi sforzi congiunti nel Regno Unito e in Italia riflettono il progresso entusiasmante nella coniugazione dell’intelligenza artificiale e della medicina, promettendo di ampliare le opportunità di recupero e miglioramento per i pazienti ictus-affetti attraverso soluzioni all’avanguardia come i “NeuroSkin” e il progetto TRUSTroke.