Nell’estate del 2021, DISH Network e Sling – due importanti aziende americane attive nel campo dei servizi televisivi – hanno avviato una causa per violazione del diritto d’autore contro quattro siti di streaming sportivo non autorizzati, tra cui il popolare SportsBay.org. Questa settimana, un tribunale del Texas ha ritenuto responsabili due presunti gestori dei siti per quasi 2,5 milioni di violazioni delle disposizioni anti-elusione del DMCA, condannandoli al pagamento di un maxi-risarcimento da mezzo miliardo di dollari.

Entrambi i gestori del sito sono residenti in Argentina e nessuno dei due si è presentato negli Stati Uniti per il processo, tant’è che sono stati condannati in contumacia. Peraltro, il tribunale – che ha collaborato con le autorità argentine – non era riuscito nemmeno a notificare l’accusa ad uno dei due uomini, tant’è che si è dovuto limitare ad inviare la citazione ad un vecchio account Gmail associato ad una piattaforma di pagamento, forse non più attivo. Insomma, non è chiaro se i due amministratori risponderanno mai della loro condotta ed è piuttosto certo che non potranno mai pagare davvero la cifra monstre a cui sono stati condannati. Peraltro, mentre scriviamo questa notizia, ci sembra che il sito in questione – o quantomeno uno dei suoi proxy – sia ancora indicizzato su Google.

Secondo la prima denuncia presentata a gennaio 2022, le informazioni ottenute dai fornitori di servizi terzi hanno permesso all’azienda di identificare due uomini responsabili della gestione dei siti SportsBay. Juan Barcan, residente a Buenos Aires, Argentina, ha utilizzato il suo account PayPal per effettuare pagamenti a Namecheap e GitHub. Juan Nahuel Pereyra, anch’esso di Buenos Aires, ha usato il suo account PayPal per pagare Namecheap.

Quanto al calcolo dei danni sofferti, Dish ha informato il tribunale che ogni volta che un utente accedeva alla programmazione di Sling – una piattaforma in streaming che offre l’accesso a decine di canali della TV via cavo -, veniva stabilita una connessione con Live-nba.stream per ottenere le chiavi di cifratura per decriptare la trasmissione di Sling”. Di conseguenza, l’azienda poteva quantificare di volta in volta quanti utenti stessero guardando la partita illegalmente. Dish stima che in circa sei mesi, ci siano stati circa 2,4 milioni di accessi abusivi solamente negli Stati Uniti, con i danni che ammonterebbero a 200$ per ogni singola violazione. Il prezzo di un abbonamento a Sling TV oscilla trai 40 e 55 dollari al mese, a seconda del pacchetto.