Nel panorama lavorativo italiano, il settore del turismo ha dimostrato una notevole vitalità nell’ultimo anno, con risultati che sorprendono. Secondo una ricerca condotta dalla Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, il comparto dei servizi di alloggio e ristorazione ha registrato un aumento significativo nell’occupazione, diventando il settore trainante con una crescita del 10,3%. Questo incremento si distingue notevolmente dalla crescita media dell’occupazione pari al 2,3% in tutti i settori economici.
L’analisi dettagliata dei dati rileva che il numero di lavoratori impiegati nel settore è passato da 1.259.000 a 1.338.000 nell’arco di un anno. Questo incremento di 130.000 lavoratori rappresenta nientemeno che il 25,3% dei nuovi posti di lavoro creati nel corso dei dodici mesi considerati. Si tratta di un risultato impressionante, che evidenzia la rilevanza e la vitalità del settore dei servizi di alloggio e ristorazione nell’attuale contesto lavorativo italiano.
I consulenti del lavoro hanno basato la loro analisi sui dati forniti dall’Istat, sottolineando che il settore turistico è un vero e proprio motore di opportunità di impiego. Una prospettiva ancor più luminosa emerge dal recente Bollettino Excelsior di Unioncamere e Anpal, che conferma la forte domanda di nuove assunzioni nel settore turistico. Nel mese corrente, si prevede che circa 62.000 nuovi posti di lavoro saranno creati in questo settore, su un totale di circa 293.000 previsti dalle aziende per l’intero trimestre.
È incoraggiante notare che il settore turistico sta dimostrando segni positivi di ripresa, rappresentando una sorta di rinascita dopo le sfide poste dalla pandemia. Inoltre, i dati indicano che l’occupazione nel settore turistico ha addirittura superato i livelli pre-Covid del 2019, registrando un incremento dell’0,9%.