Nel Mar Ionio, a San Pietro in Bevagna, è stata segnalata la presenza abbondante di meduse Pelagia noctiluca, comunemente chiamate meduse luminose. Questo fenomeno, sebbene possa essere spiacevole per chi vuole godersi il mare, è in realtà abbastanza normale e generalmente non rappresenta un grave pericolo per gli esseri umani. Le Pelagia noctiluca, note anche come meduse rosa o urticanti, sono tra le specie più velenose nel Mediterraneo, ma le loro punture causano principalmente un bruciore acuto, talvolta accompagnato da reazioni come accelerazione del battito cardiaco, respiro affannoso o eritemi estesi. Tali effetti sono generalmente sopportabili, ma persone sensibili potrebbero richiedere assistenza medica.
Le meduse hanno un corpo composto da un ombrello gelatinoso, tentacoli e braccia orali, con cellule urticanti che rilasciano tossine per catturare prede o difendersi. La Pelagia noctiluca appare e scompare a seconda delle condizioni oceanografiche e delle correnti. Questa specie è presente nei mari da quasi due secoli e viene avvistata più frequentemente nelle acque tirreniche, lungo il canale di Sicilia e nel Mar Ionio.
Le condizioni climatiche e il cambiamento climatico influenzano la distribuzione e la persistenza delle meduse. L’espansione della finestra riproduttiva delle Pelagia noctiluca è stata favorita dall’aumento delle temperature oceaniche. Queste meduse indicano spesso la presenza di acque pulite e buone caratteristiche trofiche.
Un progetto di scienza cittadina avviato nel 2008 ha permesso di mappare la distribuzione delle meduse e delle altre specie marine attraverso segnalazioni fotografiche. L’applicazione Avvistapp, seguita dalla ricercatrice Valentina Tirelli dell’OGS di Trieste, offre un monitoraggio a costo zero e fornisce indicazioni sulla pericolosità delle specie e sulla loro frequenza.
In caso di puntura da medusa, è consigliato applicare impacchi di ghiaccio avvolti in plastica per ridurre la diffusione delle tossine. In alternativa, una crema a base di cortisone e lidocaina può aiutare a lenire i sintomi. In caso di reazioni gravi, è sempre consigliabile consultare un medico.