Yile Yara Vianello, Deva Cassel, Nicolas Maupas e Alessandro Piavani sono i protagonisti de La Bella Estate di Laura Luchetti, ispirato dalle immortali pagine di Cesare Pavese e recentemente presentato al Locarno Film Festival. Lucky Red, per promuoverne l’uscita generale che avverrà il 24 agosto, ha organizzato delle anteprime gratuite, a Roma, dal 16 al 21 agosto nei cinema Giulio Cesare, Greenwich e Quattro Fontane: prenotate subito il vostro posto!

Giulio Cesare | 16-17-18 agosto
Greenwich | 17-18-19-20 agosto
Quattro Fontane | 17-18-21 agosto

Racconta Laura Luchetti:

Il meraviglioso sguardo “femminile” di Pavese sul mondo, sui desideri, sull’amore e sugli uomini è il punto di partenza dell’adattamento cinematografico: un salto fatto con amore e terrore. Il romanzo di Pavese, scritto circa ottantacinque anni fa, mi ha parlato alla prima lettura. Mi è sembrato subito cosi universale, cosi moderno. Ginia, una giovane donna che cerca sé stessa, nel timore di non essere all’altezza e di non poter sperimentare con la propria sessualità incontra un’altra giovane donna, Amelia, che la conduce in un mondo nuovo, pieno di tentazioni, falsi sogni e fragilità. La trascina in un mondo bohémien, libero, sfacciato, senza troppi pregiudizi: il mondo dell’arte, della rappresentazione. Perché il film è anche un film sulla rappresentazione, sul desiderio di esser visti con gli occhi di un altro, di essere dipinti, ritratti, immortalati e quindi esistere. Ginia insegue questa illusione negli Anni Trenta cosi come una ragazza oggi desidera avere la propria foto, il proprio ritratto sui social, ed esser ammirata, ricevere approvazione ed esser finalmente qualcuno.

Sinossi:
Torino, 1938. A Ginia, che si è appena trasferita in città dalla campagna, il futuro sembra offrire infinite possibilità. Come tutte le ragazze della sua età vorrebbe innamorarsi, e trova il suo uomo in un giovane pittore. A condurla alla scoperta degli ambienti artistici della Torino bohémien è però Amelia: poco più grande, sensuale e provocante, è diversa da tutte le persone che abbia conosciuto in vita sua, e pronta a scuotere le sue certezze. Divisa tra il senso del dovere e la scoperta di un desiderio che la confonde, Ginia è travolta da emozioni a cui non osa dare un nome. Durante la sua “bella estate” si arrende finalmente ai propri sentimenti, celebrando il coraggio di essere se stessa.

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