Giovedì la Commissione Europea ha annunciato che analizzerà il recente divieto degli Stati Uniti sugli investimenti a beneficio delle aziende cinesi in alcune aree tecnologiche considerate strategiche.
La più alta istituzione dell’UE ha sottolineato che si tratta di una questione di cruciale importanza anche per la sicurezza economica dell’Unione Europea.
Mercoledì, il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha firmato un ordine esecutivo che proibisce o limita gli investimenti USA in entità cinesi in tre settori chiave: semiconduttori e microelettronica, tecnologie dell’informazione quantistica e alcuni sistemi di intelligenza artificiale.
La Commissione, che a giugno aveva presentato il proprio piano per la sicurezza economica prevedendo controlli più stringenti sulle esportazioni e sugli scambi di tecnologie che potrebbero essere usate militarmente da rivali come la Cina, ha dichiarato di essere a conoscenza del divieto statunitense. “Analizzeremo attentamente l’Ordine Esecutivo. Siamo in stretto contatto con l’amministrazione USA e speriamo in una continua cooperazione su questo tema”, ha comunicato un portavoce della Commissione.
Entro la fine dell’anno, la Commissione presenterà un’iniziativa specifica sulla questione. Intanto, un portavoce del ministero dell’economia tedesco ha segnalato l’interesse di Berlino nel processo di valutazione del divieto, sottolineando che la Germania “sarà attivamente coinvolta”.
Come sottolinea Reuters, si tratta di una partita estremamente delicata per la Germania, che ha più volte manifestato la volontà di prediligere un approccio più cauto verso gli investimenti stranieri a rischio. Specie dopo che i suoi legami con la Russia l’avevano messa tanto in imbarazzo quanto in seria difficoltà in seguito allo scoppio del conflitto in Ucraina.