Shark 2 – L’abisso, la recensione del nuovo film con Jason Statham

Siamo entrati nel vivo dell’estate. Agosto si sa, è il mese estivo per eccellenza e la voglia di riposarsi sul lettino in una comoda e ventilata spiaggia di un lido italiano è tanta. Forse però esiste un altro modo per rinfrescarsi. Magari andare al cinema a vedere Shark 2 – L’abisso è un’opzione da tenere in considerazione. Il nuovo capitolo della saga dedicata agli squali con protagonista Jason Statham è pronto a dire la sua all’interno del ricco palinsesto cinematografico dell’estate 2023. Jason Statham e il nuovo megalodonte approdano al cinema con una ritrovata energia e sono pronti a catturare l’attenzione del pubblico. 

Sicuramente non è il film più atteso dell’anno e non riuscirà a spodestare Barbie delle vette del box office, così come non riuscirà a sottrarre l’attenzione, almeno in Italia, all’atteso Oppenheimer di Christopher Nolan, ma siamo certi che saprà farsi notare. Il motivo è semplice: Shark 2 – L’abisso è un film perfetto per l’estate! La nuova pellicola di Jason Statham con la sua dose di follia e improbabilità diverte e sorprende. Shark 2 – L’abisso si dimostra superiore alla pellicola precedente ed in grado di tenere incollato lo spettatore allo schermo. L’azione non manca così come l’innovazione e l’originalità. Il sequel di Shark – Il primo squalo (o The Meg per gli anglofoni) è il film ideale da vedere in compagnia durante le torride serate estive. Ecco la nostra recensione di Shark 2 – L’abisso.

Premessa doverosa: probabilmente a molti sembrerà scontato ma noi ci teniamo sempre molto a precisare quale spettatore è più indicato per la visione di un determinato film. Tutto ciò al puro scopo di consentire a voi una migliore fruizione del prodotto e una maggiore godibilità. Shark 2 – L’abisso è un film che può essere visto da tutta la famiglia ma non lo consigliamo ai bambini senza genitori o a chi è facilmente impressionabile. Le scene crude ci sono e lo spargimento di sangue è dietro l’angolo. Shark 2 – L’abisso, se avete visto il primo film lo sapete, non è una pellicola adatta a chi ha lo stomaco debole o non regge benissimo la tensione. Tra adrenalina e scene splatter Shark 2 ci naviga, letteralmente. 

Shark 2: dalla preistoria ai giorni nostri lo squalo è una figura iconica

Shark 2 – L’abisso rappresenta uno di quei rari casi, ormai, in cui il trailer e tutta l’attività promozionale del film non sono stati solo fumo e niente arrosto. La nuova pellicola di Ben Wheatley ci era stata presentata come un film in grado di collegare passato, preistoria per essere più precisi, ed attualità mediante la figura dello squalo. Nel primissimo trailer del film, infatti, lo spettatore comprendeva fin dai primissimi frame che lo squalo è da sempre stato il vero predatore. Già nella preistoria il megalodonte era una minaccia per i dinosauri e probabile motivo della loro estinzione. Chi è più forte e più feroce sopravvive a discapito dei più deboli. Il trailer mostrava già la potenza di questa creatura fin dalle sue prime immagini ed anticipava allo spettatore che la minaccia non è affatto passata. 

La pellicola si è dimostrata fedele a quanto promesso. Fin da subito il film cala il suo pubblico nelle atmosfere del passato e dimostra con i fatti il pericolo imminente e per tanto tempo celato. Mediante una breve clip il regista ci catapulta nella preistoria, dove un megalodonte emerge dalle profonde acque dell’oceano per divorare colui che tutti crediamo il vero predatore per eccellenza, il Tirannosaurus Rex. Peccato che le sorti del conflitto siano ben diverse da quelle che possiamo immaginare. Anzi, per essere più precisi non esiste proprio alcuna lotta. Il megalodonte addenta e fa suo il Tirannosaurus Rex con soli due morsi. Così in un mix tra Jurassic World e Lo squalo la pellicola torna al presente. 

Jason Statham e Shark 2: un connubio inevitabile

Wrath of Man: il trailer red band e una nuova clip del film con Jason Statham

Il presente dell’universo cinematografico di Shark si concentra sul personaggio interpretato da Jason Statham, colui che riesce a sembrare in ogni circostanza Shaw di Fast and Furious e al tempo stesso Lee de I Mercenari. Diciamolo pure: Jason Statham se la cava proprio bene in ruoli che mettono in mostra il suo essere perennemente elegante e British anche in contenuti in cui risultare più “tamarri” sarebbe la condizione normale. Forse proprio per la sua innata eleganza ed il suo fascino da finto bad boy ecco che Jason Statham è riuscito a conquistare tutti anche all’interno del franchise di Shark.

Jonas Taylor (Jason Statham) il protagonista di Shark 2 – L’abisso, incarna i valori dei vari personaggi di Statham, tanto che lo spettatore potrebbe finire per pensare che il vero personaggio in realtà sia proprio Jason Statham. Con il sottofondo sonoro di David Bowie e dei Queen ecco che ritroviamo Jonas su una nave mercantile. Il suo obbiettivo è semplice, ed in parte richiama I Mercenari, non c’è dubbio: deve bloccare una squadra di trafficanti che hanno come scopo quello di rintracciare nell’oceano alcune scorie radioattive. Jonas Taylor, dopo il primo film di quella che ora, considerando anche le dichiarazioni del regista, è a tutti gli effetti una saga, è un vero e proprio protettore dei mari al servizio della Mana One. Jonas non è però il solo a supervisionare il regolare flusso delle acque marine. Al suo fianco sono pronti ad assisterlo diversi compagni di squadra, diventati ora anche amici e fidati alleati nelle sue avventure acquatiche. Tra i membri del team che hanno più spazio sulle schermo meritano di essere menzionati la ritrovata Meiying Zhang, interpretata da Sophia Cai, che sapevamo avere il sogno di diventare biologa marina ed è riuscita nel suo intento; mentre a capo della squadra di ricerca e conservazione troviamo Jiuming, interpretato dall’attore cinese Wu Jing.

Durante una delle tante missioni della team di inguaribili ottimisti, i protagonisti si scontrano con la rivelazione che darà il via alla vera azione della pellicola: a 7000 chilometri di profondità nelle acqua dell’oceano, una società privata ha allestito un cantiere dedito all’estrazione illegale di sostante e materiale economicamente rilevante, comportando però l’alterazione dell’habitat dei megalodonti. La minaccia che dalle immagini promozionali sembrava rappresentata solo dall’enorme squalo, si dimostra così duplice: da un lato il cambiamento delle condizioni di vita dei megalodonti ne ha causato un brusco ed irregolare risveglio che è destinato a ripercuotersi inevitabilmente sulla vita dell’uomo, dall’altro la società che traeva profitti illegali dall’estrazione in luoghi protetti non ha intenzione di rinunciare al suo tesoro, nemmeno se questo li spingerà dritti nella bocca del gigantesco predatore.

Ora la domanda assume un significato sicuramente più interessante e filosoficamente più avvincete: per i protagonisti sarà più pericolosa la minaccia rappresentata dallo squalo oppure quella umana, apparentemente meno imponente ma ugualmente rischiosa? Il dualismo tra l’uomo e l’animale si ripresenta anche all’interno di un film che potenzialmente poteva limitarsi a sfruttare l’animo action per confezionare un prodotto perfettamente in grado di soddisfare lo spettatore. Shark 2 – L’abisso, invece, decise di inserire almeno a livello superficie tematiche e argomentazioni che danno molto allo spettatore di interrogarsi. Ovviamente tutti vi starete chiedendo: ma i protagonisti  usciranno vivi da questa seconda avventura? Per scoprirlo vi invitiamo a recarvi al cinema, non vogliamo rovinarvi il piacere della visione con qualche spoiler. 

Shark 2: un film d’azione che supera le aspettative

Azione, adrenalina e sorprese non mancano in Shark 2 – L’abisso. Tutti pensavano di assistere ad un film che avrebbe molto probabilmente ricalcato le ombre del precedente, inserendosi in quel filone, ormai tanto diffuso e amato, dei popcorn movie. Invece, Shark 2 – L’abisso fa qualcosa di inaspettato e sorprendete. Da un lato la pellicola si pone come diretto sequel di Shark – Il primo squalo, sia per sviluppi di trama che spettacolarità, dall’altro lato però, grazie all’umorismo dei suoi interpreti ed alla creatività del regista, Shark 2 – L’abisso diventa un film che supera le aspettative iniziali. 

Badate bene: Shark 2 non vuole porsi come nuovo film d’autore o nuovo cult movie, nemmeno ci prova o da la parvenza di aspirare a diventare un simile prodotto. Mediante l’inserimento di alcune tematiche e l’approccio inedito del regista, Shark 2 – L’abisso è una pellicola che appartiene al genere dell’action e dei blockbuster ma sa anche differenziarsi. Regala emozioni immediate e dalla facile condivisione, il che non guasta. Lo spettatore non deve sempre essere portato ad interrogarsi sui mille e mila significati di una scena, sui vari messaggi sottintesi e sulle ragioni che spingono i personaggi a comportarsi in un determinato modo. A volte il pubblico generalista vuole semplicemente godersi una serata sulle comode poltrone del cinema in compagnia di un film in grado di intrattenerlo e basta.

Le scene d’azione non sono ai livelli di Mission Impossible, non tutti hanno Tom Cruise tra le proprie fila, ma sono ugualmente all’insegna della pura adrenalina. Ogni ripresa è stata ben diretta e risulta facilmente seguibile anche dello spettatore meno esperto. È un film coerente e coeso, ha un obbiettivo e lo raggiunge. Intrattiene e diverte, senza risultare ridondante o noioso. L’adrenalina non cala nel passaggio dalle varie fasi del racconto. Shark 2 – L’abisso è un film esplosivo! Impossibile addormentarsi in sala.

A mantenere vivo l’entusiasmo e l’ironia, anche nei momenti più bui e difficili della storia, interviene l’umorismo del cast. Gli attori coinvolti si completano a vicenda e si inseriscono meravigliosamente tra una battuta e l’altra. Si nota la sintonia e la condivisione dell’obbiettivo. Jason Statham è l’assoluto protagonista con tempi d’intervento comici – non solo quelli tipici delle scene d’azione che risultano ovviamente fondamentali – all’altezza delle sue precedenti apparizioni in altri franchise. L’attore inglese è generoso, non solo si mette al servizio delle sceneggiatura, seguendole e trascinandola, mettendosi letteralmente a correre dietro lo script quando questo diventa inevitabile, ma fornisce supporto e diventa una vera e proprio spalla per l’intero team. Non esisterebbe Shark senza Jason Statham. Possiamo dire che ormai l’attore è diventato il volto e simbolo della saga, senza di lui la prosecuzione diventa davvero difficile. Noi almeno non riusciamo ad immaginare un film di Shark senza Jason Statham ed il suo British humor. 

Al netto dei già tanto menzionati pregi, sicuramente Shark 2 non è privo di difetti. Dobbiamo sottolineare il minutaggio probabilmente eccessivo del film, anche se paragonato ad altre pellicole del genere forse non risulta nemmeno eccessivamente imponente. Shark 2 – l’abisso sfiora le 2 ore di girato. Se ci limitassimo esclusivamente al dato numerico potreste pensare che effettivamente esistono pellicole, anche solo Mission Impossible, davvero più corpose rispetto a quella in esame. Tuttavia il film risulta per durata eccessivo e sproporzionato, soprattutto se analizziamo l’eccessiva teatralità della seconda metà del film. Senza togliere nulla alla pura azione o ala storia del film, in 1 ora e 30 minuti il tutto poteva essere narrato in maniera esaustiva e produttiva, alleggerendo così la storia ed eliminando stranezze. 

Da constatare è il fatto che sia la CGI che gli effetti visivi non sono al massimo delle loro potenzialità. Le creature, e badate bene non abbiamo detto la creatura, sono ben realizzate ma la perfezione è ancora lontana. Fortunatamente i piccoli difetti di computer grafica non inficiano la spettacolarità del film e la credibilità di ciò che viene mostrato. 

Il finale risulta comunque rocambolesco e eccessivo ma con un team del genere e con protagonista il megalodonte era quantomeno prevedibile. Siamo certi che chi ha amato il primo film della saga uscirò dalla sala di Shark 2 – L’abisso entusiasta. 

75
Shark 2 - L’abisso
Recensione di Chiara Giovannini

Shark 2 - L’abisso è il film ideale per trascorre una serata estiva in compagnia. La pellicola è esplosiva, sa intrattenere e coinvolgere ma non rinuncia a sviluppare tematiche più complesse e che spingo lo spettatore ad interrogarsi. Jason Statham regge il film sulle sue spalle e ci regala scene d’azione ricche di adrenalina. Non manca l’umorismo tipico dei film inglesi. Shark 2 - L’abisso è il popcorn movie dell’estate 2023. 

ME GUSTA
  • Jason Statham è il protagonista assoluto, perfettamente in grado di reggere il film sulle sue spalle. Ottimo nelle scene d'azione e puntuale sul lato comedy
  • L'adrenalina non manca e il divertimento è assicurato
  • Impossibile annoiarsi
  • Non solo azione ma anche tematiche interessanti che vertono sul dualismo tra l'uomo e l'animale
FAIL
  • CGI non perfetta
  • Forse eccessivamente lungo e non sempre credibile
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