Durante la pandemia, il noto youtuber MrBeast ha lanciato una catena di fast food con il suo nome. L’iniziativa ha portato all’apertura di oltre 200 location in tutti gli USA, ma grazie ad un trucco: gli hamburger si potevano ordinare solo online tramite app di consegna come Uber Eats. Questo tipo di ristoranti, senza insegna o posti a sedere e, appunto, presenti solo nelle applicazioni di delivery, sono noti come ghost kitchen.
Per aprire questa catena di ristoranti, MrBeast si era affidato ad un’azienda chiamata Virtual Dining Concepts. Ora però i rapporti tra lo youtuber e l’azienda sembrano essersi deteriorati irrimediabilmente.
MrBeast ha fatto causa Virtual Dining Concepts, che accusa di aver servito cibo di scarsa qualità usando il suo nome, cosa che gli avrebbe creato un grosso “danno di reputazione”. Di questa storia ve ne abbiamo parlato ieri.
Oggi VDC ha accusato MrBeast di avidità e bullismo, sostenendo che la causa legale sia completamente “priva di fondamento” e piena di affermazioni false o imprecise.
“Si sta comportando come un bullo”, ha scritto l’azienda in un comunicato che, smentendo le accuse dello youtuber, sostiene anche che la lite legale sia nata esclusivamente perché James Donaldson – questo il vero nome dello youtuber – ha preteso, senza successi, di ottenere una fetta più grande dell’operazione.
“A svantaggio di circa dieci milioni di clienti soddisfatti di MrBeast Burger, centinaia di ristoranti e migliaia di dipendenti che producono quotidianamente i prodotti di MrBeast Burger, il signor Donaldson ha recentemente tentato di negoziare un nuovo accordo per servire i suoi interessi finanziari”, ha scritto l’azienda in una dichiarazione inviata via email al sito Gizmodo. “Quando VDC ha rifiutato di cedere alle sue tattiche intimidatorie e concedergli una maggiore quota del marchio, ha intentato una causa legale inopportuna e priva di merito cercando di danneggiare il marchio MrBeast Burger e terminare i suoi obblighi contrattuali esistenti senza motivo valido.”