La corsa contro il tempo è iniziata per realizzare la ciclovia Vento, un ambizioso progetto che si estende per ben 705 chilometri, collegando Venezia a Torino e attraversando quattro regioni italiane lungo i corsi d’acqua della pianura Padana, principalmente il fiume Po. Questa ciclovia sarebbe la più lunga d’Italia e, con le sue dimensioni europee, potrebbe diventare una vera alternativa al trasporto su gomma, cambiando le abitudini e i comportamenti turistici.
Il progetto è nato nel 2010 grazie al lavoro di un team multidisciplinare del Politecnico di Milano, che ha unito tematiche moderne come la ciclabilità e la tutela dell’ambiente con la valorizzazione del territorio. Dopo superare varie sfide, il progetto è ora nella fase cruciale dell’implementazione, con cantieri avviati nel 2022. Tuttavia, c’è ancora molto da fare, poiché il 20% dell’opera deve essere finanziato e il 18% deve ancora essere progettato. In meno di tre anni, occorre completare espropri, costruire sottopassi e passerelle, affrontando sfide logistiche e amministrative.
L’agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) ha assunto la responsabilità maggiore per la realizzazione della ciclovia Vento, gestendo circa il 68% del progetto con 114 milioni di fondi a disposizione. Il resto del finanziamento proviene da altre fonti, inclusi i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Aipo sta lavorando attivamente alla costruzione dei circa 400 chilometri di pista ancora da realizzare, ricucendo e collegando i tratti esistenti. In alcune regioni, ci sono particolari sfide, come l’esproprio di terreni in Piemonte e la gestione di complessi sottopassi e passerelle che attraversano i fiumi.
Il progetto non è solo un’opera infrastrutturale, ma una vera e propria opportunità di rigenerazione territoriale. La ciclovia Vento promuove l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile, ma anche come occasione di sviluppo turistico. Si stima che questa ciclovia attirerà circa 400 mila visitatori all’anno, creando circa 2 mila nuovi posti di lavoro e generando un indotto di circa 100 milioni di euro sul territorio.
Nonostante le sfide e le incertezze, il futuro della ciclovia Vento sembra promettente. Il suo completamento rappresenterebbe un significativo passo avanti per la mobilità sostenibile e la promozione del turismo locale, offrendo ai visitatori un’esperienza unica e panoramica lungo il corso del fiume Po. Resta da vedere come si affronteranno gli ostacoli rimanenti e chi si occuperà della gestione della ciclovia, ma l’opportunità di trasformare un’ambiziosa idea in una realtà concreta è più vicina che mai.