Una pinza robotica stampata in 3D che, senza l’uso di elettronica, può afferrare e rilasciare oggetti in modo fluido e intelligente. Questa innovativa creazione è diventata realtà grazie ai ricercatori dell’Università della California San Diego, in collaborazione con la BASF, e rappresenta un passo avanti fondamentale nella robotica morbida. La pinza è stata progettata per essere pronta all’uso direttamente dalla stampante 3D, dotata di sensori di gravità e tattili integrati. Questo permette alla pinza di rilevare l’oggetto, afferrarlo e tenerlo saldamente fino a quando non è il momento di rilasciarlo. Grazie a una logica fluidica innovativa, la pinza può capire anche quando rilasciarlo in modo sicuro. Questo straordinario sviluppo promette di rivoluzionare le interazioni tra i robot e gli esseri umani, oltre a rendere possibili applicazioni in produzione industriale, manipolazione di alimenti, ricerca ed esplorazione. Sorprendentemente, la pinza può funzionare senza bisogno di una grande quantità di elettronica o alimentazione complessa. Il team di ricerca ha superato le sfide tipiche dei robot morbidi stampati in 3D, che spesso richiedono una certa rigidità e una notevole quantità di lavorazione e assemblaggio dopo la stampa. Grazie a un nuovo metodo di stampa 3D, l’ugello della stampante traccia un percorso continuo attraverso l’intero modello di ogni strato stampato. Questo approccio elimina perdite e difetti comuni nei materiali morbidi e consente di creare pareti sottili e forme complesse, rendendo la struttura complessivamente più flessibile.
La rivoluzione della robotica morbida: una pinza stampata in 3D senza bisogno di elettronica
Una nuova era della robotica: la pinza stampata in 3D che rivoluziona il modo di interagire con oggetti e persone