Waymo mette in pausa i suoi piani per produrre una tecnologia di guida autonoma per i camion. Gli sforzi nel settore dei trasporti pesanti dello spinoff di Google sono stati “messi in pausa” e rimandati a data da destinarsi. L’azienda ha preferito dare priorità al servizio di ride-hailing Waymo One. La mossa aiuterà l’azienda a concentrarsi sul rendere questi taxi a guida autonoma un “successo commerciale”, secondo i co-CEO Dmitri Dolgov e Tekedra Mawakana.
Waymo ha giustificato la decisione puntando sulla “significativa” crescita della domanda per i suoi robotaxi a Los Angeles, Phoenix e San Francisco. Ha anche citato i rapidi aggiornamenti implementati su Driver, il sistema AI che gestisce le sue auto autonome. One ha un “enorme potenziale”, dicono i co-chief, e la nuova strategia aiuterà a sfruttare al massimo questa tendenza.
Il marchio di proprietà di Alphabet, cioè Google, ha ancora intenzione di lavorare con Daimler sui camion semi-autonomi. Tuttavia, la maggior parte dei fondi e delle attenzioni sono stati dirottati verso Waymo One. La buona notizia è che il continuo lavoro per perfezionare la piattaforma Driver dovrebbe avere dei benefici – quantomeno sul lungo termine – anche sullo sviluppo di soluzioni di guida autonoma per i camion.
Non c’è una timeline aggiornata per quando i camion potrebbero raggiungere le strade; ad ogni modo, TechCrunch riporta che solo una manciata di lavoratori perderà il lavoro a causa di questo repentino cambio di priorità all’interno di Waymo.
Waymo ha iniziato a testare camion autonomi nel 2017, poi nel 2019 e nel 2020 il progetto è stato potenziato con il lancio di una divisione autonoma dedicata alle soluzioni di guida autonoma per il trasporto merci. Le iniziative di Google in questo settore avevano attirato l’attenzione di UPS e Uber Freight.