Le piogge intense delle ultime settimane hanno provocato l’ingrossamento del fiume Yamuna, che scorre attraverso lo stato indiano di Uttar Pradesh, al punto da lambire minacciosamente le maestose mura in marmo bianco del Taj Mahal, simbolo iconico della città di Agra. La situazione ha sollevato gravi preoccupazioni tra le autorità locali riguardo ai potenziali danni che l’acqua potrebbe causare a questa preziosa opera d’arte architettonica risalente al XVII secolo.
Il 19 luglio, il fiume ha raggiunto un livello di 152 metri, superando la soglia di allerta fissata a 151,4 metri. Tale incremento è stato sufficiente a suscitare timori di danni irreparabili. Al fine di proteggere il Taj Mahal da gravi danni, è fondamentale prendere tutte le misure necessarie per controllare il flusso dell’acqua e assicurarsi che non oltrepassi il livello critico di 152,4 metri.
Il marmo bianco del Taj Mahal, oltre ad essere un tesoro culturale, è anche una fragilissima opera d’arte architettonica, vulnerabile all’azione corrosiva dell’acqua. L’esposizione prolungata all’umidità potrebbe causare danni irreversibili, compromettendo l’integrità e la bellezza di questa struttura storica e mettendo a repentaglio il suo status di patrimonio dell’umanità.
Le autorità locali stanno mobilitando risorse e sforzi per prevenire danni maggiori al sito. Diverse misure di protezione stanno venendo valutate, tra cui la costruzione di barriere temporanee o l’implementazione di sistemi di drenaggio per ridurre il livello dell’acqua attorno al monumento. Tuttavia, la situazione richiede una risposta tempestiva e coordinata da parte delle istituzioni governative, affinché il patrimonio storico e culturale del Taj Mahal possa essere salvaguardato adeguatamente.
Questo evento sottolinea anche l’importanza di affrontare il problema del cambiamento climatico, poiché le piogge intense e i fenomeni meteorologici estremi stanno diventando sempre più comuni, mettendo a repentaglio i siti storici e la sicurezza delle comunità circostanti.