Live Science ha recentemente riportato che alcuni calcoli riguardanti la Luna sono sbagliati di circa 200 milioni di anni. Mentre gli esperti concordano sul fatto che la Luna abbia poco più di 4,5 miliardi di anni, inizialmente si pensava che il Mare Imbrium, il suo cratere più grande, avesse 3,9 miliardi di anni. Ma nuovi metodi di datazione hanno suggerito che questo cratere, ha in realtà 4,1 miliardi di anni, il che rende la storia antica della luna ancora più interessante per i ricercatori.

Contare i crateri

Questa sorprendente scoperta è stata fatta quando i ricercatori hanno confrontato il conteggio dei crateri con i campioni reali della superficie lunare riportati sulla Terra dalle missioni Apollo, Luna e Chang’e. Sebbene il conteggio dei crateri sia un metodo piuttosto affidabile per calcolare l’età dei crateri sulla superficie lunare, non è del tutto completo a meno che i dati non siano corroborati dalla datazione dei componenti minerali reali attraverso tecniche di datazione radiometrica. Stabilendo una correlazione tra il conteggio dei crateri lunari e l’età dei campioni reali della superficie lunare, gli scienziati sono stati in grado di estrapolare queste informazioni per ottenere una cronologia più accurata sulla formazione della luna. Si tratta di uno sviluppo che in passato non è mai stato possibile.

Questi risultati, che sono stati accettati per la pubblicazione su The Planetary Science Journal, suggeriscono che conoscere la corretta tempistica con cui la luna è stata bombardata ci darà anche un indizio su come la vita sulla Terra potrebbe essersi instaurata. In altre parole, l’esame incrociato di questi due metodi di calcolo ci permette di comprendere meglio l’origine di questi crateri e di stabilire una tempistica più accurata dello sviluppo della luna e della sua relazione con la Terra durante questo periodo di tempo. Stephanie Werner, ricercatrice di questo studio, afferma che colmare questo divario di 200 milioni di anni permette agli scienziati di concludere che la Luna è stata bombardata da detriti provenienti dallo spazio “prima [dell’] estesa attività vulcanica che ha formato i crateri del Mare Imbrium‘”. Questi risultati, che sono stati accettati per la pubblicazione, suggeriscono che conoscere la corretta tempistica in cui la Luna è stata bombardata ci darà anche un indizio su come la vita sulla Terra potrebbe essere stata stabilita.