L’Inaf (Istituto nazionale di astrofisica) ha completato con successo l’aggiornamento e l’acquisizione di nuova strumentazione di avanguardia per il Sardinia Radio Telescope (Srt) grazie al progetto di potenziamento finanziato dal Ministero dell’università e della ricerca. Questo radiotelescopio, situato a San Basilio, in provincia di Cagliari, è uno degli strumenti più innovativi e performanti d’Europa ed è progettato per studiare le onde radio provenienti dal cosmo.
Il progetto di potenziamento, avvenuto nel quadro del Programma operativo nazionale (Pon) “Potenziamento del Sardinia Radio Telescope per lo studio dell’universo alle alte frequenze radio”, ha previsto un finanziamento di 18,7 milioni di euro e si è concluso con successo il 25 giugno 2023. Grazie a questa iniziativa, il Srt è stato dotato di nuovi ricevitori che permettono di osservare l’universo fino a 100 GHz, aprendo nuove possibilità di ricerca in ambiti precedentemente inesplorati. Inoltre, sono state effettuate migliorie al sistema di puntamento e sensibilità del radiotelescopio, acquisiti nuovi sistemi di backend e computer per il trattamento dei dati, e potenziate le interfacce meccaniche ed elettroniche dell’infrastruttura.
Questo potenziamento consentirà alla comunità astronomica internazionale di condurre ricerche più avanzate e sfruttare al massimo le potenzialità del Srt. Il radiotelescopio potrà operare a frequenze fino a 100 GHz, aprendo nuove finestre di osservazione per lo studio dei fenomeni celesti. Inoltre, grazie alla modalità interferometrica Vlbi (Very Long Baseline Interferometry), il Srt potrà collaborare con altre antenne italiane ed europee per effettuare osservazioni con una risoluzione spaziale ancora maggiore.
Il progetto è stato seguito da un team di circa 60 persone dell’Inaf distribuite nelle sedi di Cagliari, Bologna, Firenze e Catania. Ora si entra in una fase di verifica della nuova dotazione strumentale, che consentirà al Srt di essere pienamente operativo e produttivo dal punto di vista scientifico. Questo potenziamento rappresenta un importante traguardo per l’Inaf e permetterà agli astronomi di esplorare nuove aree di ricerca e di studiare l’universo alle alte frequenze radio, contribuendo così al progresso della conoscenza astronomica.