Uno studio condotto da una collaborazione internazionale di oltre 200 ricercatori provenienti da 27 Paesi, guidati dall’Università di Cambridge, BirdLife International e British Antarctic Survey, ha rivelato che il Mediterraneo è l’area del pianeta in cui la presenza di plastica in mare rappresenta la maggiore minaccia per gli uccelli marini, già a rischio di estinzione. La ricerca è stata pubblicata su Nature Communications e ha coinvolto anche diverse istituzioni italiane, tra cui Ispra, Cnr, Università Statale di Milano, Lipu, Università di Palermo e il Parco Naturale Regionale di Porto Conte (Alghero).
Gli uccelli marini sono tra le specie animali più vulnerabili a livello globale, con circa un terzo delle specie classificate come “vulnerabili”, “in pericolo” o “in pericolo critico” nella lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. La presenza di plastica nel Mediterraneo rappresenta una grave minaccia per questi uccelli, accentuando ulteriormente la loro precaria situazione.
La plastica dispersa in mare costituisce una trappola mortale per gli uccelli marini, che spesso la ingeriscono o rimangono intrappolati in essa. Ciò porta a danni fisici, soffocamento e perfino alla morte degli animali. Inoltre, la plastica può anche alterare l’ecosistema marino, causando danni all’intera catena alimentare.
Il Mediterraneo, con le sue coste densamente popolate e le attività umane intense, si trova al centro di una crisi ambientale legata alla plastica. Rifiuti e detriti plastici vengono scaricati in mare da navi, porti e fiumi, e poi trasportati dalle correnti marine verso le coste. Questa continua introduzione di plastica nell’ecosistema marino del Mediterraneo rende l’area una vera e propria “maglia nera” per gli uccelli marini.
Per affrontare questa sfida, sono necessarie azioni immediate e concertate a livello internazionale. È fondamentale ridurre l’utilizzo di plastica monouso e promuovere il riciclaggio e il riutilizzo dei materiali plastici. Inoltre, è necessario migliorare la gestione dei rifiuti e attuare politiche di prevenzione dell’inquinamento marino. Solo attraverso un impegno globale e una maggiore consapevolezza ambientale possiamo proteggere gli uccelli marini e preservare l’ecosistema fragile del Mediterraneo.
Questo studio rappresenta un monito urgente per adottare misure concrete e prevenire ulteriori danni alla fauna marina. La salvaguardia degli uccelli marini non è solo una questione di conservazione della biodiversità, ma anche un indicatore della salute generale dell’ecosistema marino e del nostro impatto sull’ambiente. È responsabilità di tutti agire per ridurre l’inquinamento da plastica e preservare la bellezza e la diversità della vita marina nel Mediterraneo e in tutto il mondo.