Una volta all’anno, una piccola foresta dello Zambia diventa il luogo di uno dei più grandi spettacoli naturali del mondo. A novembre, i pipistrelli della frutta paglierino (Eidolon helvumKerr, 1792) migrano da tutto il continente africano verso una zona ben precisa, una macchia di alberi nel Parco nazionale di Kasanka. Per decenni, il numero esatto di questi animali è stato un mistero, ma ora, grazie a una nuova tecnologia, il Max Planck Institute of Animal Behavior (MPI-AB) ha svelato l’enigma numerico.

I pipistrelli della frutta migrano da ogni angolo del continente africano verso questa precisa zona, ma le ragioni di questa convergenza rimangono ancora sconosciute. Quello che sappiamo è che questi affascinanti animali svolgono un ruolo fondamentale nell’ecosistema africano. Grazie al loro viaggio di migliaia di chilometri ogni anno, i pipistrelli della frutta disperdono semi su vasti territori, contribuendo a ripristinare terreni degradati e a favorire la crescita di nuove piante.

Rivoluzione Tecnologica per la conservazione della natura

Ma quanti sono effettivamente questi pipistrelli? Fino ad ora, le stime hanno oscillato tra 1 e 10 milioni, lasciando molti interrogativi senza risposta. Tuttavia, grazie all’utilizzo di telecamere GoPro e all’intelligenza artificiale, il team di ricercatori è riuscito a contare con precisione questa straordinaria colonia. Le telecamere registrano i movimenti dei pipistrelli mentre lasciano gli alberi sui quali dormono, al tramonto, e l’intelligenza artificiale si occupa di rilevare e contare automaticamente gli animali, eliminando la necessità di osservatori umani.

Questo approccio ha prodotto una stima sorprendente: tra 750.000 e 1.000.000 di pipistrelli si radunano a Kasanka, rendendo questa colonia la più grande al mondo per biomassa. Non solo, ma il metodo si è dimostrato efficace anche in condizioni di oscurità, raggiungendo un’accuratezza del 95%. Il dottorando Ben Koger, uno degli autori dello studio, afferma che questa nuova tecnologia cambierà abbastanza lo studio e il mondo della ricerca.: ora è possibile monitorare popolazioni animali su larga scala in modo efficiente e riproducibile, grazie all’utilizzo di telecamere economiche e all’intelligenza artificiale.