Secondo una nuova ricerca della Cornell University, una stella morente, denominata HD 190412 C, sta esaurendo il suo combustibile ora che ha 4,2 miliardi di anni, e si raffredda e cristallizza il carbonio e l’ossigeno, trasformandosi in un gigantesco diamante (il diamante è costituito da un reticolo cristallino di atomi di carbonio disposti secondo una struttura particolare detta tetraedrica). Purtroppo, noi terrestri non siamo in grado di vedere questa stella morente a occhio nudo, poiché si trova a circa 104 anni luce di distanza. Poiché un anno luce corrisponde a circa 6.000 miliardi di chilometri di distanza, vi lasciamo fare i conti per capire quanto HD 190412 C sia lontana dalla Terra. Questo significa che gli astrofisici della Cornell hanno telescopi molto potenti a disposizione.

Dalla nana bianca nasce un diamante

Quando si tratta di un diamante tradizionale, gli scienziati ipotizzano che la pietra scintillante possa impiegare da un miliardo a tre miliardi di anni per formarsi correttamente. Può sembrare molto tempo, ma la stella morente HD 190412 C impiegherà circa un milione di miliardi di anni per trasformarsi in un diamante. Questa particolare stella morente è classificata come nana bianca, ossia una stella molto densa che ha esaurito il suo combustibile nucleare. Mentre le stelle più massicce quando muoiono esplodono in una supernova o diventano un buco nero, una nana bianca si cristallizza e diventa un diamante. Il nostro Sole finirà per diventare una stella nana bianca quando esaurirà il suo combustibile, tra circa sei miliardi di anni. I ricercatori hanno studiato questa particolare stella morente per saperne di più sul processo di cristallizzazione e per vedere se le loro ipotesi sono corrette. Finora hanno scoperto che la separazione di fase 22Ne (la separazione tra due liquidi o solidi) è in effetti responsabile del ritardo di raffreddamento di queste stelle. Per saperne di più sul processo di cristallizzazione sono necessarie molte altre ricerche. Sebbene si possa immaginare un gruppo di diamanti giganti che fluttuano nello spazio, questo non accadrà presto.

I ricercatori della Cornell University hanno condiviso i loro nuovi dati su questa stella morente su arXivLabs, un archivio ad accesso libero per articoli scientifici di fisica, matematica, informatica, biologia quantitativa e altri lavori importanti. Il servizio è gratuito e aperto a chiunque voglia saperne di più sull’affascinante lavoro della Cornell.