Fino a non troppi mesi fa, acquistando un qualsiasi computer dal sito ufficiale di Dell Australia si riceveva una proposta ad acquistare in bundle anche un monitor. L’offerta sembrava conveniente e il cliente aveva l’impressione che, acquistando in blocco i due dispositivi, avrebbe ricevuto un generoso sconto. Peccato che fosse vero l’esatto contrario: non soltanto il bundle non offriva nessun reale vantaggio, nel senso che il prezzo finale era la semplice somma del prezzo di listino dei due dispositivi, ma in alcuni casi acquistando i due prodotti assieme il cliente finiva addirittura per pagare di più di quanto avrebbe fatto acquistandoli separatamente.
La sussidiaria australiana di Dell Technologies, Dell Australia, è stata dichiarata colpevole dalla Corte Federale Australiana di aver ingannato i clienti sul prezzo dei monitor aggiuntivi. Il sito web di Dell mostrava un prezzo con una linea barrata insieme a un prezzo inferiore per incoraggiare gli acquirenti ad aggiungere un monitor al loro acquisto. Tuttavia, i prezzi con la linea barrata non corrispondevano al prezzo reale del monitor prima dello sconto. In alcuni casi, i clienti finivano per pagare di più per il monitor aggiuntivo rispetto a se lo avessero acquistato singolarmente. La Corte ha ordinato a Dell Australia di rimborsare i clienti interessati, di assumere un professionista indipendente che si assicuri della conformità delle pratiche commerciali dell’azienda e di contattare i clienti interessati.
Grazie a questo sistema, Dell avrebbe venduto monitor extra per circa 2 milioni di dollari. L’importo della sanzione verrà determinato successivamente da un secondo tribunale.