La prima sonda del mondo arabo visiterà sette rocce spaziali
L'MBR Explorer, degli Emirati Arabi Uniti, ha come obiettivo quello di risolvere il mistero del corpo celeste ultrarosso nella fascia degli asteroidi oltre Marte

L’Agenzia spaziale degli Emirati Arabi Uniti, ha confermato i dettagli del suo progetto di intraprendere un viaggio di cinque miliardi di chilometri della durata di 7 anni per raggiungere l’asteroide Justitia, orbitando intorno a sette asteroidi lungo il percorso, tra Marte e Giove. Se la missione avrà successo, gli Emirati Arabi Uniti diventeranno la prima nazione del Medio Oriente e la quinta al mondo a far atterrare un veicolo spaziale su un asteroide. La navicella MBR Explorer dell’agenzia dovrebbe essere lanciata il 3 marzo 2028 e orbitare intorno a sette asteroidi, prima di tentare di atterrare sulla sua destinazione finale, l’asteroide Justitia, nel maggio 2035. L’Agenzia sottolinea che il lander sarà progettato e prodotto da aziende, tra cui start-up, con sede negli Emirati Arabi Uniti,
I compiti dell’MBR Explorer
L’MBR Explorer sarà dotato di strumenti avanzati per lo studio degli asteroidi e delle loro caratteristiche. Le due telecamere ad alta risoluzione e i due spettrometri permetteranno di catturare immagini dettagliate e di raccogliere dati essenziali sulle temperature, sulle caratteristiche geologiche e sulla composizione degli oggetti asteroidali. Questi dati saranno particolarmente rilevanti per lo studio dell’origine dell’acqua sulla Terra e su altri pianeti nel Sistema Solare. L’agenzia si concentra sugli asteroidi che appartengono a cinque famiglie conosciute, i quali sono sospettati di contenere acqua o ghiaccio sotto la loro superficie. Il MBR Explorer effettuerà fly-by ravvicinati a distanze fino a 150 chilometri dagli asteroidi, viaggiando ad una velocità massima di 33.000 chilometri all’ora. Grazie ai propulsori ionici alimentati dall’energia solare, l’esploratore sarà in grado di coprire le lunghe distanze richieste per la missione. L’obiettivo principale della missione è quello di acquisire dati dettagliati sulle dimensioni, sulla rugosità dei grani e sulla composizione minerale e organica degli asteroidi. Queste informazioni saranno fondamentali per comprendere la natura degli asteroidi e per approfondire le nostre conoscenze sul Sistema Solare e sulle sue origini.
Sondare i misteri dell’Universo
L’esplorazione e l’atterraggio su asteroidi rappresentano una sfida tecnologica significativa a causa delle caratteristiche uniche di questi corpi celesti. La mancanza di gravità significativa sulla loro superficie richiede approcci speciali per garantire un atterraggio sicuro e la stabilità dell’esploratore. Nonostante le difficoltà, è un dato di fatto che diverse missioni spaziali hanno avuto successo nell’atterrare su asteroidi. L’atterraggio su Justitia, un asteroide di 54 chilometri di diametro, sarà particolarmente complesso e rappresenterà una sfida tecnologica unica. Il team della missione sta sviluppando un sistema di navigazione autonomo per consentire all’esploratore di eseguire le operazioni scientifiche in modo indipendente, considerando il ritardo del segnale di oltre un’ora dovuto alla distanza dalla Terra. L’MBR Explorer orbiterà anche intorno a Venere, alla Terra e a Marte. Durante le sue manovre su Marte, avrà la possibilità di salutare la sua sorella maggiore, la sonda Hope, che in quel momento si troverà in un’orbita di parcheggio intorno al pianeta rosso. La sonda è attualmente in orbita vicino il Pianeta rosso e quest’anno ha catturato le prime immagini del lato estremo della sua luna, Deimos. Secondo L’esperienza acquisita dalle missioni precedenti, come quelle della NASA e del Giappone, che hanno atterrato con successo su asteroidi più piccoli, sarà di grande valore per la pianificazione e l’esecuzione dell’atterraggio sull’asteroide Justitia. Gli scienziati sperano di capire meglio le origini di Justitia. L’intenso rossore dell’asteroide deriva da materiale organico complesso sulla sua superficie e, secondo loro, questo indica l’esistenza di ghiaccio sotto la sua superficie.


