Le grandi aziende musicali stanno iniziando ad abbracciare la musica AI. Secondo l’Hollywood Reporter, Universal Music Group ha siglato un accordo con l’azienda di benessere sonoro Endel che consente agli artisti di utilizzare la tecnologia AI proprietaria per creare paesaggi sonori. UMG rispetterà i diritti d’autore degli artisti nell’ambito di questo nuovo accordo. Sebbene questo nuovo accordo per la musica AI rispetti le royalties dei creatori, resta da vedere se gli artisti continueranno a godere degli stessi diritti in futuro. Sebbene l’IA possa essere una tecnologia utile sotto molti punti di vista, molti creativi e altre industrie del lavoro sono preoccupati per le implicazioni di questa tecnologia. Da quando l’IA è diventata più ampiamente accessibile al consumatore medio, si è assistito a un’affluenza travolgente di arte, musica, video e molto altro. Infatti, l’importante sciopero della Writer’s Guild of America in corso, in questo momento, è in parte dovuto a disaccordi sulle normative relative all’IA. Universal Music Group non è l’unico ad abbracciare la tecnologia musicale dell’IA, visto che anche Warner Music Group ha dichiarato di esserne interessato all’uso. Anche alcuni musicisti molto popolari stanno abbracciando l’onda dell’intelligenza artificiale. In particolare, l’artista e produttrice Grimes ha incoraggiato i fan a creare musica utilizzando la sua voce generata dall’AI.
Gli artisti e l’IA
Grimes ha lanciato il suo sito web chiamato Elf. Tech che permette ai fan di cantare e di usare l’intelligenza artificiale per cambiare la loro voce. Grimes ha anche promesso che i fan che faranno musica con l’IA usando la sua voce potranno partecipare ai profitti di qualsiasi progetto creato. Alcune persone hanno già creato musica utilizzando il sito web di Grimes, tra cui l’artista di Los Angeles Kito, che ha pubblicato una canzone intitolata “Cold Touch”, definita dalla stessa Grimes un “capolavoro”. Sebbene Universal Music Group sia interessata all’utilizzo dell’IA per alcuni aspetti, l’azienda non è così laica nei confronti della tecnologia come Grimes. L’azienda ha intrapreso un’azione legale contro una collaborazione virale tra Drake e The Weeknd. Sebbene queste canzoni generate dall’intelligenza artificiale siano diventate popolari attraverso varie piattaforme di social media, sembra chiaro che le etichette non avranno paura di intervenire se le canzoni coinvolgono i loro artisti e diventano popolari. Sembra probabile che la tendenza della musica generata dall’intelligenza artificiale abbia il potenziale per cambiare radicalmente l’industria musicale in futuro. Proprio come gli scrittori di Hollywood si stanno battendo per regolamentare l’IA, i musicisti dovranno probabilmente fare la stessa cosa in futuro. Sebbene tutte le etichette rispetteranno idealmente i diritti degli artisti e si assicureranno che l’IA non diventi qualcosa che metta fuori gioco i creativi, la realtà potrebbe essere diversa. Per ora, l’AI musicale rimane uno strumento divertente e abbastanza innocuo per la maggior parte delle persone che lo utilizzano. Se da un lato non c’è nulla di male nell’usare un’intelligenza artificiale per far cantare a Drake una canzone di Kanye West, dall’altro c’è sicuramente la possibilità che l’intelligenza artificiale abbia effetti negativi sul settore in futuro. Per ora, non ci resta che aspettare e vedere come questa tecnologia continuerà a svilupparsi in tutti i settori.