Gli utenti di YouTube possono dire addio alle Storie, cioè i video brevi che potevano essere condivisi dai creatori di contenuti con la loro community (da non confondere con i YouTube Shorts). Se vi suona famigliare è perché lo è: si trattava di un ricalco dell’omonima funzione resa popolare da Instagram e Snapchat.
A partire dal 26 giugno, non sarà più possibile creare nuove Storie su YouTube. Tutte le Storie pubblicate prima di tale data scompariranno dopo sette giorni dal momento dell’upload.
YouTube aveva annunciato per la prima volta alla fine del 2017 che stava testando questo formato (curiosamente, le Storie di YouTube erano originariamente chiamate “reels”, come i video verticali che Instagram avrebbe introdotto solamente qualche anno dopo). Successivamente, la piattaforma ha cambiato il nome di questo format e ha iniziato a rendere disponibile la funzione in modo più ampio l’anno successivo.
YouTube è solamente l’ultima di una lunga lista di piattaforme che avevano tentato di implementare i contenuti effimeri, per poi decidere di fare marcia indietro. Anche LinkedIn e Twitter hanno introdotto e poi cancellato le loro versioni delle storie.
Vale la pena di sottolineare che YouTube non aveva grossi motivi per continuare ad offrire questo servizio: recentemente ha introdotto gli Shorts, le clip verticali su modello di TikTok, che per certi versi rispondono ad alcune delle esigenze per cui erano nate le Storie in primo luogo.
YouTube ha affermato che i post della Community – così si chiamano gli aggiornamenti testuali che i creatori di contenuti possono condividere con il loro pubblico – generano in media molti più commenti e mi piace rispetto alle Storie.