New York City è in procinto di affondare sotto il peso dei suoi grattacieli. La massiccia quantità di cemento e altri materiali, pari a 762 milioni di tonnellate, insieme alla popolazione di oltre 8,5 milioni di abitanti, sta causando un abbassamento del terreno di 1-2 millimetri all’anno. Tuttavia, anche l’innalzamento del livello del mare contribuisce a questo fenomeno.
Uno studio condotto da diverse entità, tra cui l’United States Geological Survey (USGS) e riportato dalla Bbc, ha rivelato questa preoccupante situazione. Per comprendere l’entità del peso che il terreno deve sopportare, i ricercatori hanno fatto una stima numerica: sui 777 chilometri quadrati di New York City gravano 762 milioni di tonnellate di cemento, vetro e acciaio solo per quanto riguarda gli edifici. Per ottenere una visione più completa, bisognerebbe considerare anche gli infissi, gli arredi e gli oltre 8,5 milioni di abitanti insieme alle infrastrutture di trasporto.
New York non è l’unica metropoli che sta affrontando questo problema. Secondo lo studio, a causa della pressione esercitata sul terreno su cui è stata costruita la Grande Mela, esso si sta abbassando di 1-2 millimetri all’anno, a cui va aggiunto l’innalzamento del livello del mare di 3-4 millimetri nello stesso periodo di tempo. Ciò comporta problemi significativi per la metropoli americana in pochi anni. In realtà, New York ha già sofferto di subsidenza dalla fine dell’ultima era glaciale. Mentre alcune terre sulla costa orientale si stanno espandendo a causa del sollevamento causato dalle calotte glaciali, altre parti della massa continentale costiera, compresa l’area in cui si trova New York City, sembrano stabilizzarsi.
Questo abbassamento è causato dalla subsidenza. Tuttavia, il caso di New York rappresenta un problema globale che riguarda altre città costiere minacciate dall’effetto combinato dell’urbanizzazione, dell’aumento demografico e dei cambiamenti climatici, come l’innalzamento del livello del mare.
Tom Parsons, geofisico ricercatore presso il Pacific Coastal and Marine Science Center dell’USGS a Moffett Field, in California
Il 2020 ha segnato un punto di svolta, in cui la massa di manufatti creati dall’uomo ha superato quella costituita da tutta la biomassa vivente su scala mondiale. Di conseguenza, alcune città, come Jakarta, capitale dell’Indonesia, stanno affondando molto più rapidamente di altre, a causa dell’azione combinata di subsidenza e innalzamento del livello del mare.
In alcune città stiamo assistendo a un abbassamento di pochi centimetri all’anno. Se la subsidenza continua a tassi recenti, queste città saranno flagellate da gravi eventi alluvionali molto prima del previsto.
Steven D’Hondt, professore di oceanografia all’Università del Rhode Island a Narragansett
L’abbassamento del suolo è un problema complesso e richiede soluzioni su vasta scala che coinvolgono la gestione delle acque sotterranee, la riduzione del consumo di acqua e la riduzione delle emissioni di gas serra per affrontare il cambiamento climatico e l’innalzamento del livello del mare. Le autorità locali e gli esperti stanno cercando di affrontare questa sfida, ma richiederà sforzi significativi e un impegno continuo per mitigare gli effetti dell’abbassamento del terreno e proteggere le città costiere.