La società contemporanea è dominata dalla cronofagia, un fenomeno che ci consuma tanto tempo da non permetterci di avere momenti di relax e di libertà. Siamo costantemente impegnati, privi di spazi per noi stessi e per dedicarci alle attività piacevoli o semplicemente al “dolce far niente”. Le nostre giornate sono interamente occupate dal lavoro, o al massimo da attività su social network o acquisti online. Questo stile di vita caratterizzato dalla mancanza di tempo è influenzato dall’approccio efficientista che domina le nostre vite.

Il concetto di cronofagia è stato introdotto da Jean-Paul Galibert nel suo libro “I cronòfagi. I 7 principi dell’ipercapitalismo”, dove evidenzia gli aspetti negativi del capitalismo. Ogni momento della nostra vita è legato alla produttività e viene monetizzato, persino quando non siamo al lavoro. Siamo costantemente impegnati nella navigazione su Internet, sui social network o nello shopping online, attività che generano profitti per qualcun altro, sebbene non direttamente per noi.

Spesso siamo talmente oberati di impegni che pianifichiamo in anticipo anche i momenti di svago, le chiamate con gli amici, le passeggiate o persino la doccia, cercando di sfruttare ogni minuto. I weekend liberi sembrano non esistere più, poiché ogni attività non svolta durante la settimana viene pianificata per il sabato e la domenica, impedendoci di rallentare e vivere appieno.

La cronofagia ha anche un impatto sul sonno. L’uso diffuso dei dispositivi elettronici, l’esposizione alla luce degli schermi e l’accessibilità ai servizi di streaming riducono sempre di più il tempo dedicato al sonno. Questo può causare problemi di insonnia, che a sua volta influisce negativamente sulla salute generale. La mancanza di sonno è associata a molte cause principali di morte, tra cui malattie cardiovascolari, cancro, malattie cerebrovascolari, ictus, diabete, sepsi e ipertensione. Inoltre, l’insonnia può portare a stanchezza, nervosismo, debolezza e aumentare il rischio di depressione, abuso di sostanze e problemi sociali e lavorativi.

L’avvento della tecnologia ha amplificato il problema della cronofagia. Essere costantemente connessi e raggiungibili rende difficile separare il lavoro dalla vita personale. Spesso finiamo per leggere e rispondere alle email di lavoro anche durante i nostri momenti di relax. L’introduzione dello smartworking ha ulteriormente complicato la distinzione tra lavoro e vita privata, poiché le comunicazioni sono confinate online e i telefoni sono sempre pronti a notificarci nuovi messaggi. Inoltre, trascorriamo sempre più tempo sui social network. Questi permettono di mantenere relazioni a distanza, rimanere aggiornati e divertirci, ma rappresentano anche una fonte di dati di valore economico per le società capitalistiche.

Tutta questa frenesia e mancanza di tempo libero può generare stress e mettere a dura prova il benessere psicofisico. È importante prestare attenzione alle nostre emozioni e al nostro corpo, riconoscendo i segnali di stress e la necessità di un cambiamento. La pratica della mindfulness può aiutarci a rallentare e vivere nel presente, contrastando la cronofagia. Essa si basa sull’attenzione consapevole al momento presente, senza giudizio, offrendo un’alternativa alle strategie di risoluzione dei problemi tipiche della cultura occidentale.