Alla vigilia di quella che è stata definita “una delle elezioni più cruciali nella storia del paese”, Twitter ha limitato la visibilità di numerosi post pubblicati da alcuni account Turchi. “In risposta ad un provvedimento legale e per garantire che Twitter rimanga disponibile alla popolazione turca, abbiamo adottato misure per limitare l’accesso ad alcuni contenuti in Turchia oggi”, ha twittato l’azienda venerdì, in inglese e in turco. “Abbiamo informato i titolari degli account di questa azione in conformità con la nostra politica. Questi contenuti rimarranno disponibili nel resto del mondo”.

Twitter non ha specificato quali tweet stesse bloccando. Il social network non ha più un ufficio stampa, pertanto i media turchi e americani non sono stati in grado di ottenere delucidazioni. Ad ogni modo, secondo numerosi utenti il governo turco avrebbe chiesto di censuare alcuni account considerati vicini alle opposizioni.

Il sito Engadget scrive che “come era prevedibile, la decisione di conformarsi a una richiesta di censura da parte del governo turco ha messo in evidenza le convinzioni di libertà di espressione di Elon Musk. Venerdì, Musk, che nello stesso giorno ha annunciato Linda Yaccarino come prossima CEO di Twitter, ha attaccato il giornalista di Bloomberg Matthew Yglesias, che sarcasticamente si era domandato se Elon Musk avrebbe pubblicato una nuova puntata dei Twitter’s File, ma questa volta sulla controversa decisione dell’attuale management di allinearsi alle richieste di censura del governo turco. I Twitter’s File sono un’inchiesta in più puntate condotta da alcuni giornalisti indipendenti sulla base di documenti interni forniti direttamente dal social network, subito dopo il suo acquisto da parte di Elon Musk. L’inchiesta rivelava i presunti rapporti tra i dirigenti dell’azienda e diverse agenzie federali americane, tra cui l’FBI. Ad ogni modo, anche dopo il cambio di proprietà, Twitter ha continuato a collaborare con le autorità americane: a dire il vero, lo sta facendo con una frequenza addirittura maggiore.

“Ti è caduto il cervello, Yglesias? La scelta era tra bloccare Twitter completamente o limitare l’accesso a alcuni tweet. Quale preferisci?”, ha twittato Musk a Yglesias.