Il rover Perseverance della NASA ha recentemente scattato nuove immagini che potrebbero accertare la presenza di un fiume impetuoso che un tempo si estendeva su Marte. Questo fiume era più profondo e veloce di quanto i ricercatori avessero mai osservato in passato. Faceva parte di una rete di corsi d’acqua che convergevano nel cratere Jezero, l’area esplorata dal rover da oltre due anni. La scoperta di questi ambienti acquatici potrebbe rivelare importanti indizi sulla possibile presenza di vita microbica conservata nelle rocce marziane. Il rover Perseverance sta esaminando la cima di una formazione rocciosa sedimentaria a forma di ventaglio, alta 250 metri e caratterizzata da strati curvilinei che indicano il flusso dell’acqua. Gli scienziati si interrogano se l’acqua scorresse in ruscelli relativamente poco profondi, simili a quelli scoperti dal rover Curiosity nel cratere Gale, oppure se si trattasse di un sistema fluviale più potente. Attraverso l’analisi di centinaia di immagini catturate dallo strumento Mastcam-Z di Perseverance, sono stati creati due mosaici che suggeriscono l’ipotesi di un fiume, evidenziando la presenza di sedimenti grossolani e ciottoli.

Un flusso d’acqua potente

Libby Ives, ricercatrice presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA, ha affermato: “Questi elementi indicano un fiume ad alta energia che trasportava una grande quantità di detriti. Più potente è il flusso dell’acqua, maggiore è la capacità di spostare materiali di dimensioni maggiori”. Ives, che ha esperienza nello studio dei fiumi terrestri, ha trascorso gli ultimi sei mesi analizzando le immagini della superficie marziana, rivelando processi familiari. Gli scienziati avevano già notato anni fa una serie di bande curve di roccia stratificata all’interno del cratere Jezero, chiamate “unità curvilinee”. Ora, grazie al rover Perseverance, possono osservarle da vicino. Una delle posizioni all’interno dell’unità curvilinea, chiamata “Skrinkle Haven“, è visibile in uno dei mosaici di Mastcam-Z. Gli scienziati sono sicuri che gli strati curvilinei si siano formati a causa di un flusso d’acqua potente, ma la natura precisa di questo flusso è ancora oggetto di discussione. Potrebbe essere simile al fiume Mississippi, che serpeggia attraverso il paesaggio, oppure al fiume Platte nel Nebraska, che forma piccole isole di sedimenti chiamate banchi di sabbia. Gli strati curvilinei appaiono come file increspate nel paesaggio, suggerendo che potrebbero essere resti degli argini di un fiume spostati nel tempo o resti di banchi di sabbia formati all’interno del fiume. È probabile che in passato questi strati fossero molto più alti, ma nel corso del tempo sono stati erosi dal vento e ridotti alle dimensioni attuali. Un secondo mosaico catturato da Perseverance mostra un’altra località chiamata “Pinestand“, che fa parte dell’unità curvilinea ed è distante circa 450 metri da Skrinkle Haven.

Il mosaico di catturato da Perserverance che ritare una collina soprannominata “Pinestand.” Gli scienziati pensano che gli alti strati sedimentari impilati uno sopra l’altro qui potrebbero essere stati formati da un fiume profondo e in rapido movimento

Pinestand è una collina isolata con strati sedimentari che si incurvano verso il cielo, alcuni alti fino a 20 metri. Gli scienziati ritengono che questi strati di grandi dimensioni possano essere stati formati da un fiume, anche se stanno ancora esplorando altre possibili spiegazioni. Michael Lamb del Caltech, esperto di fiumi e membro del team scientifico di Perseverance, ha affermato che questi strati sono eccezionalmente alti per i fiumi terrestri. Tuttavia, il modo più comune per creare formazioni simili sarebbe attraverso l’azione di un fiume. Il team scientifico sta continuando ad analizzare le immagini di Mastcam-Z alla ricerca di ulteriori indizi. Sta anche esaminando il sottosuolo utilizzando lo strumento radar di penetrazione del terreno di Perseverance chiamato RIMFAX (Radar Imager for Mars’ Subsurface Experiment). Le informazioni raccolte da entrambi gli strumenti contribuiranno a migliorare la nostra conoscenza del passato acquatico di Marte. Secondo Katie Stack Morgan, vice scienziato del progetto Perseverance, la scoperta di questi ambienti fluviali su Marte segna una nuova fase nella storia del cratere Jezero. È la prima volta che vengono osservati ambienti simili su Marte. La NASA, in collaborazione con l’ESA (Agenzia Spaziale Europea), ha pianificato missioni successive per raccogliere i campioni sigillati da Marte e riportarli sulla Terra. Questi campioni saranno analizzati per fornire ulteriori informazioni sul pianeta rosso.

La missione Mars 2020 Perseverance fa parte dell’approccio della NASA all’esplorazione della Luna verso Marte, che include le missioni Artemis sulla Luna per preparare l’esplorazione umana del Pianeta Rosso.