I complottisti non sono grandi fan della nuova CEO di Twitter

Venerdì, Elon Musk ha annunciato che passerà la carica di CEO di Twitter ad un nuovo manager. Anzi, una nuova manager: sarà presto sostituito da Linda Yaccarino, ex responsabile della pubblicità di NBCUniversal. È una scelta sensata per la piattaforma. Gli inserzionisti hanno abbandonato Twitter durante il mandato di Musk e l’azienda ha disperatamente bisogno che i grandi brand tornino se vuole fare soldi. La Yaccarino è considerata una dei veterani più esperti dell’intero settore pubblicitario. Dunque, è esattamente la persona che fa al caso di Twitter.

C’è solo un “problema”: la Yaccarino è affiliata al World Economic Forum. Una colpa imperdonabile per gli aficionados di InfoWars e, in generale, per la pletora di lunatici che vede un complotto contro l’umanità dietro ad ogni notizia.

Riportando la notizia, Gizmodo scrive che:

Il WEF è un gruppo di pressione indipendente che aiuta le grandi aziende e i paesi a unirsi per fare ancora più soldi su scala internazionale. Se sei abbastanza fortunato da evitare le parti più stupide di internet, potresti non essere a conoscenza del fatto che il WEF è anche un punto focale per i teorici della cospirazione. Questo è particolarmente vero per l’incontro annuale di Davos del WEF, dove molte delle persone più ricche e potenti del mondo si riuniscono per prendere decisioni su come governare il mondo. È importante sottolineare che le teorie del complotto sul WEF hanno poco o nessun fondamento nella realtà.

Sempre secondo Gizmodo, Elon Musk ha passato molti anni a strizzare l’occhio a diversi gruppi al margine dello spettro politico, tra cui novax, complottisti, estremisti di destra e ‘crypto bros‘.  La scelta di nominare la Yaccarino, una donna che fa parte dell’aristocrazia di top manager globali che si siede al tavolo del WEF, rischierebbe, dunque, di alienare gran parte dei membri del suo fan club.

Negli ultimi anni, Elon Musk ha passato molto tempo ad inseguire i conservatori e gli estremisti di destra su un gran numero di temi, conquistando la simpatia di un gran numero di persone che non gradiscono i cosiddetti globalisti. Come CEO di Twitter, Musk ha eliminato molte regole rigorose sulla disinformazione sui vaccini e sull’hate speech, il che ha entusiasmato tutte le persone che amano quel tipo di contenuti.

I legami di Yaccarino con il WEF, senza contare il fatto che è pubblicamente a favore delle iniziative di diversità, equità e inclusione, la rendono impopolare in molti dei circoli in cui Elon è considerato un salvatore. Per molti dei fanatici miliardari di Elon, consegnare a Yaccarino le redini di Twitter sembra un tradimento.

Ironia della sorte vuole che la Yaccarino piaccia molto poco anche ai militanti della sinistra radicale, dato che è stata sufficientemente vicina a Trump da essere nominata consulente della Casa Bianca in materia di sport, fitness e nutrizione, mentre alcune persone hanno notato che su Twitter segue diverse personalità di destra (e, per la cronaca, in almeno un’occasione ha messo un mi piace a Matteo Salvini). Insomma, una nomina che scontenta i due estremi della bussola politica. Ma questo ci stupisce molto poco.

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