L’AGCM, l’autorità di antitrust italiana, ha annunciato di aver avviato un’istruttoria nei confronti di Apple. L’ipotesi: abuso di posizione dominante nel mercato delle applicazioni per smartphone.
L’authority scrive che dal 2021 Apple ha adottato una nuova politica sulla privacy, che tuttavia ricadrebbe esclusivamente sugli “sviluppatori terzi di app”, dato che i limiti alla profilazione degli utenti – il cosiddetto tracking – sarebbero più restrittivi rispetto a quelli che “la società applica su sé stessa”.
Il diverso trattamento si basa principalmente sulle caratteristiche del promptche appare agli utenti per acquisire il consenso al tracciamento dei propri dati di “navigazione” sul web e sugli strumenti adottati per misurare l’efficacia delle campagne pubblicitarie
si legge nel comunicato pubblicato dall’AGCM.
L’Autorità Garante del Mercato e della Concorrenza sostiene che la presunta condotta di Apple abbia il potenziale di ridurre significativamente i proventi generati dalle pubblicità degli inserzionisti, creando un vantaggio indebito alla sua divisione commerciale.
Per l’Antitrust la presunta riduzione di concorrenza nei mercati rilevanti e il conseguente rafforzamento dell’eco-sistema digitale di Apple potrebbero ridurre gli incentivi a sviluppare app innovative e ostacolare il passaggio degli utenti verso eco-sistemi digitali concorrenti
continua il comunicato.