Un razzo vettore riutilizzabile come il Falcon 9 di SpaceX è il sogno anche dell’Europa, ma per realizzarlo bisognerà aspettare il 2030. Questa la previsione di Stéphane Israël, il CEO di Arianespace, l’azienda aerospaziale francese che gestisce i lanci di ArianeGroup.

In un’intervista a Franceinfo, Israël ha spiegato che Ariane 6, il prossimo lanciatore europeo che dovrebbe debuttare alla fine del 2023, non è stato progettato con la tecnologia per il riutilizzo perché non era ancora disponibile quando sono state fatte le scelte tra il 2012 e il 2015. Invece, SpaceX aveva già annunciato nel 2005 il suo progetto di un razzo capace di atterrare e ripartire, e lo ha realizzato nel 2015 con il primo Falcon 9. La famiglia dei lanciatori europei comprende i lanciatori Ariane e Vega e le versioni aggiornate Ariane 6 (destinato a portare i satelliti in orbita alta) e Vega C (per i satelliti medio-piccoli in orbita bassa). Israël ha attribuito i ritardi di ArianeGroup anche ai tagli dell’ESA sul programma Ariane 5 ME (Mid-life Evolution), che avrebbe dovuto essere il ponte tra Ariane 5 e Ariane 6, introducendo il motore Vinci per lo stadio superiore. Questo motore sarà usato solo su Ariane 6, che secondo Israël resterà in servizio per più di dieci anni prima di lasciare spazio a un lanciatore riutilizzabile europeo nel decennio del 2030.

L’Europa ha quindi perso l’occasione di accelerare lo sviluppo tecnologico con l’Ariane 5 ME e ora deve affrontare la concorrenza di SpaceX e di altri operatori nel mercato dei lanci spaziali.