Il morbillo sta facendo nuovamente sentire la sua presenza nel Regno Unito, e l’Italia potrebbe non essere al riparo da questa minaccia. Secondo il direttore delle Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, l’infettivologo Matteo Bassetti, anche nel nostro paese si è registrata una riduzione delle coperture vaccinali per il vaccino tetravalente contro il morbillo, la parotite, e la rosolia (Mpr).
Il Regno Unito ha già affrontato un significativo aumento dei casi di morbillo nei primi quattro mesi del 2023, quasi raggiungendo il numero totale di contagi registrati nel 2022. Nei primi 4 mesi del 2023 sono stati registrati 49 casi, in tutto il 2022 i contagi erano stati 54. Questa situazione ha spinto le autorità sanitarie britanniche a richiamare l’attenzione sulla necessità di vaccinarsi, evidenziando una diminuzione delle coperture vaccinali legata sia alla pandemia da Covid-19 che ad altre problematiche, forse anche correlate a movimenti antivaccinisti.
Nel Regno Unito c’è stato un aumento importante di casi di morbillo in questi primi 4 mesi del 2023, arrivati quasi a raggiungere il totale di tutti i contagi del 2022. C’è stata quindi un’importante chiamata alle vaccinazioni da parte delle autorità sanitarie inglesi perché c’è stato un calo delle coperture del vaccino Mpr (morbillo, parotite, rosolia) evidentemente legato alla pandemia Covid ma non solo. Forse anche per un problema di propensioni alle vaccinazioni legato ai no-vax. La sensazione è che anche in Italia ci sia stata una progressiva riduzione delle coperture per il vaccino tetravalente. Quello che è successo nel Regno Unito succederà anche da noi perché sono stati i primi a togliere le mascherine, evidentemente il contagio da morbillo è stato anticipato. E gli effetti della riduzione vaccinale del vaccino Mpr li vedremo nel 2023 e nel 2024. Spero che la deriva antiscientifica e anti-vaccini non vada a compromettere l’ottimo lavoro fatto dopo la legge Lorenzin sull’obbligo dei vaccini che risale al 2017 e che ci ha permesso di far salire le coperture per il morbillo. Ora ci dobbiamo concentrare, finita l’emergenza, sulle altre malattie infettive.
infettivologo Matteo Bassetti