La nostalgia è una brutta canaglia, soprattutto se pensiamo al fatto che ci porta a ricordare determinati giochi, dopo anni e anni dalla loro uscita, in un modo diverso da come effettivamente sono. Eppure, d’altro canto, la nostalgia è anche il motore che permette la nascita di videogiochi talmente omaggianti del passato da diventare originali, unici, perle rare: è il caso di Octopath Traveler, saga che arriva al secondo capitolo (stavolta subito multipiattaforma), e lo fa con Octopath Traveler 2. Ecco la nostra recensione.

Intorno al falò

Partiamo dalle basi: Octopath Traveler 2 è giocabile a sé. Il titolo, ambientato in un mondo chiamato Solistia, presenta dinamiche nuove e materiale inedito, senza obbligare ad aver giocato il primo capitolo prima di passare a quest’altro. Detto questo, la particolarità della serie Octopath Traveler è che propone delle storie slegate, dedicate a diversi protagonisti, e il giocatore potrà scegliere quale seguire di volta in volta, alternandole, o magari completandone una alla volta (anche se questo richiederà un maggior lavoro sul farm dell’esperienza).

Questa formula, che in alcuni casi potrebbe dare una sensazione di distaccamento (all’effettivo ogni personaggio sarà caratterizzato in modo diverso, permettendo di empatizzare di più con alcuni che con altri) in realtà propone un senso di antologia al gioco che, se già con il primo capitolo aveva intrigato, ora conferma la sua originalità.

Non disperate infine: se un filo conduttore molto vago porterà comunque il gioco verso un certo punto, Octopath Traveler 2 propone i Sentieri Incrociati, missioni secondarie da fare con due personaggi degli otto disponibili, che non solo permetterà di godersi una sessione di gioco un po’ fuori dal coro, ma evidenzierà ancora di più le caratterizzazioni dei singoli (grazie al loro interagire).

Un nuovo ingresso è segnato anche dal ciclo giorno-notte, non gestito da un qualche timer ma da un semplice switch: esso servirà a muovere il mondo di gioco tra due status diversi, con nemici maggiori di notte e NPC maggiori di giorno. Non mancano le eccezioni però, delizia di questo sistema che trova il suo spazio un po’ forzatamente.

Tra feature nuove e che ritornano, troviamo anche le Azioni di viaggio, funzionalità che rendono ogni personaggio unico grazie ad una coppia d’abilità, una utilizzabile di giorno e l’altra di notte. Se queste già esistevano nel precedente capitolo, ora sono state però raddoppiate così da essere gestite col ciclo giorno-notte (anche se alcune saranno copie delle altre, portandovi ad avere sempre una serie di azioni limitate e non troppo differenziate).

Viaggiatori

Per il resto, Octopath Traveler 2 replica in modo abbastanza pedissequo l’esperienza della precedente iterazione: rimane il meccanismo di Dominio e Potenza, rimangono le classi (queste ampliate di altre 4) e le classi secondarie, mentre fanno il loro debutto le Abilità EX, capaci di ampliare di poco l’esperienza in combattimento, che per tutto il resto rimane invariata.

Forse proprio l’esperienza passata ha permesso al team di sviluppo di lavorare di fino sul bilanciamento, che ora risulta ben più evidente a partire dai vari combattimenti fino alle boss fight. Questo si traduce in una scorrevolezza maggiore, cosa che in caso contrario porta su quest genere di giochi ad una perdita di mordente del videogiocatore.

Parlando poi dei viaggiatori, l’esperienza di Octopath Traveler 2 risulta più matura del precedente capitolo: ovviamente questo non si riflette in tutte e 8 le avventure, ma alcune potrebbero catturarvi per le tematiche trattate, nonché per i colpi di scena lungo la via. C’è da dire però che il gioco non tenta di rivoluzionare la formula, ma quasi di perfezionarla: è evidente come lo studio abbia voluto traslare il sistema di gioco su delle nuove storie, forse sfruttando proprio quel potere antologico intrinseco.

Tecnicamente, Octopath Traveler 2 cede su Nintendo Switch in confronto alle versioni PlayStation e PC: non è una cosa strana, anzi sembra fisiologica, eppure vedere le animazioni, i dettagli e quelle feature grafiche extra solo per le piattaforme più potenti fa un po’ soffrire quando si tengono in mano i joy-con Switch.

Per quanto riguarda la direzione artistica, Octopath Traveler 2 fa un salto in avanti: abbiamo visto negli ultimi anni arrivare altri giochi capaci di emulare questo stile tanto nostalgico quanto delizioso, ma questo nuovo gioco riesce nel suo proporre un livello superiore, con dettagli aggiuntivi, scelte stilistiche eccezionali e una serie di idee che probabilmente vedremo in futuro anche negli altri titoli HD-2D.

80
Octopath Traveler 2
Recensione di Simone Lelli

Octopath Traveler 2 è tutto quello che ci si aspetta dal seguito del precedente gioco: nuove storie, qualche feature, molta nostalgia. Purtroppo alcune volte sarebbe meglio avere qualcosa che non ci si aspetta, ma la fanbase di questa serie sa bene cosa vuole, e così anche gli sviluppatori. Nell'attesa e speranza che in futuro un nuovo capitolo riesca a creare qualche dinamica in più tra i personaggi, abbiamo apprezzato molto l'esperienza di gioco, tra le più originali, classiche e al contempo moderne in circolazione.

ME GUSTA
  • Storie più mature e intriganti del precedente gioco
  • Una carezza all'anima per l'art design
FAIL
  • Ciclo giorno-notte non troppo utile
  • Ha la sua nicchia precisa