Intestino: un nuovo studio spiega che è diverso da individuo a individuo
La ricerca ha scoperto che esiste una variazione significativa nell'anatomia dell'apparato digerente, ad esempio: l'intestino tenue nelle donne è più lungo di 30 cm

La scoperta descritta nel nuovo studio della NC state University, ha implicazioni per la comprensione del ruolo che l’anatomia del tratto digestivo può svolgere nell’influenzare la salute umana, oltre a fornire potenziali approfondimenti sulle diagnosi mediche e sull’ecosistema microbico dell’intestino. “Più di un secolo fa una ricerca aveva rilevato una variabilità nella lunghezza relativa dell’intestino umano, ma da allora quest’area è stata ampiamente ignorata”, spiega Amanda Hale, coautrice dello studio presso la North Carolina State University. “Quando abbiamo iniziato a esplorare la questione, siamo rimasti stupiti dall’ampiezza della variabilità che abbiamo trovato. Se si parla con quattro persone diverse, è probabile che tutte abbiano un intestino diverso, in termini di dimensioni relative degli organi che lo compongono”, spiega Erin McKenney, autore dello studio e professore presso la NC State. “Per esempio, il cieco è un organo che si trova al confine tra l’intestino crasso e quello tenue. Una persona può avere un cieco lungo solo pochi centimetri, mentre un’altra può avere un cieco grande come un portamonete. E abbiamo trovato una variabilità simile per molti organi digestivi”. In un altro esempio eclatante, i ricercatori hanno scoperto che le donne tendono ad avere un intestino tenue più lungo degli uomini, di circa 30cm. “Poiché un intestino tenue più lungo aiuta a ricavare le sostanze nutritive dalla dieta, questa scoperta supporta l’ipotesi della canalizzazione, secondo la quale le donne sono in grado di adattarsi meglio durante i periodi di stress. Un intestino tenue più lungo può migliorare l’assorbimento delle sostanze nutritive dagli alimenti, che può essere più necessario durante la gravidanza o l’allattamento”, spiega Hale.
“Dato che l’anatomia dell’intestino umano è più variabile di quanto pensassimo, questo potrebbe aiutarci a capire cosa sta alla base di una serie di problemi di salute e come li trattiamo”, afferma McKenney. “Ora che sappiamo che esiste questa variabilità, ci si pone una serie di domande di ricerca che devono essere esplorate”.Per questo studio, i ricercatori hanno misurato gli organi digestivi di 45 persone che hanno donato i loro organi al programma di donazione anatomica della Duke University School of Medicine. “È sempre più evidente che il campo medico si sta muovendo verso una medicina individualizzata per migliorare i risultati dei pazienti e la salute e il benessere generale. Acquisire esperienza nella comprensione delle variazioni anatomiche può svolgere un ruolo fondamentale nell’aiutare i futuri medici a comprendere l’importanza della medicina personalizzata” afferma Roxanne Larsen, coautrice del lavoro e professore associato di scienze veterinarie e biomediche presso l’Università del Minnesota.