Oggi Meta ha annunciato di voler aprire per la prima volta le porte di Horizon Worlds, il suo social in realtà virtuale, ai minorenni. Comprensibilmente la notizia non ha fatto piacere e c’è chi teme che i minori possano essere esposti a possibili abusi. Ad ogni modo, Meta dichiara di aver predisposto numerose misure di sicurezza per evitarlo.
Fino ad oggi, Horizon Worlds, che è disponibile solo in Nord America, era limitato esclusivamente agli utenti con almeno 18 anni.
Non è esattamente un ciel a sereno: Meta aveva già annunciato a febbraio che presto avrebbe aperto Horizon Worlds anche agli adolescenti con un’età compresa trai 13 e 17 anni.
Meta afferma di aver investito in nuove funzionalità di sicurezza, tra cui protezioni back-end e strumenti di supervisione genitoriale che consentono ai genitori di gestire e monitorare l’esperienza in realtà virtuale, con tutti gli accorgimenti del caso per evitare pericoli per i loro figli.
Sta di fatto che la notizia ha già provocato l’interesse della politica americana. I deputati Richard Blumenthal e Ed Markey, rispettivamente un democratico e un repubblicano, hanno firmato una lettera congiunta per chiedere al CEO di Meta, Mark Zuckerberg, di rinunciare al piano di dare ai minorenni accesso alla piattaforma in VR.