L’azienda Fiorese di Rossano Veneto si occupa del recupero di oli usati provenienti da filtri di motori di mezzi pesanti e automobili, un’attività strategica e fondamentale per la regione del Veneto, che rappresenta il 15% del totale nazionale di oli raccolti dal Consorzio nazionale degli oli minerali usati (Conou).

Ogni anno il Conou raccoglie circa 26.000 tonnellate di olio nel Veneto, di cui 5.300 tonnellate sono oli minerale usato proveniente dai macchinari dell’industria metalmeccanica e siderurgica e dai motori di mezzi pesanti e automobili. Questi oli usati vengono recuperati fino all’ultima goccia dalla Fiorese, che con un’esperienza trentennale nella raccolta rappresenta uno dei migliori esempi di attività di recupero degli oli usati in Italia.

Dopo la raccolta, l’olio viene analizzato, trattato e trasportato alle raffinerie di rigenerazione, dove viene rigenerato e riutilizzato come nuovo lubrificante. Secondo il direttore generale di Fiorese Group, Enrico Fiorese, grazie alle tecnologie attuali, il lubrificante rigenerato ha le stesse caratteristiche di uno nuovo.

La raccolta degli oli usati rappresenta un’attività di filiera che coinvolge anche le raffinerie di rigenerazione e che è ispirata ai valori della condivisione tra le aziende, all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità. Le imprese private autorizzate, come quella di Fiorese, garantiscono nella raccolta degli oli usati standard qualitativi e di sicurezza, oltre ad una copertura capillare su tutto il territorio.

L’attività di recupero degli oli usati ha impatti positivi sia sul piano ambientale che su quello economico. La raccolta degli oli usati riduce il fabbisogno di materie prime, permettendo un risparmio di circa 3 miliardi di euro sulle importazioni di petrolio, secondo il Conou, che in 39 anni di attività ha raccolto circa 6,5 milioni di tonnellate di olio lubrificante usato.

Inoltre, la raccolta degli oli usati rappresenta un importante contributo alla lotta contro l’inquinamento e la salvaguardia dell’ambiente, grazie alla riduzione delle emissioni di CO2 e alla prevenzione di danni all’ecosistema. In questo senso, la Fiorese rappresenta un esempio virtuoso di attività sostenibile, che contribuisce alla tutela dell’ambiente e alla salvaguardia delle risorse naturali.