Secondo uno studio pubblicato su Science Advances, le batterie possono essere utilizzate nel trattamento del cancro riducendo la quantità di ossigeno nei tumori. Anche se solo in fase preliminare, gli scienziati hanno trovato un nuovo modo per combattere il cancro nei topi attaccando una piccola batteria di zinco autocaricante a tumori solidi e ipossici, come quelli che si vedono comunemente nelle pazienti con cancro al seno. L’ipossia è una condizione comunemente riscontrata nei tumori che comporta una riduzione dei livelli di ossigeno. Ciò significa che i trattamenti radioterapici e le chemioterapie tradizionali non possono attaccare il tumore perché non c’è abbastanza ossigeno per un corretto afflusso di sangue alla regione cancerosa. Tuttavia, i ricercatori hanno scoperto che i tumori ipossici possono anche fornire un “bersaglio” per il trattamento dei tumori con metodi diversi. In altre parole, l’ipossia non è del tutto negativa e, attraverso l’uso di prodromi attivati dall’ipossia, o di farmaci chemioterapici che si attivano in ambienti a basso contenuto di ossigeno, è possibile ridurre significativamente le dimensioni dei tumori. E come si rimuove l’ossigeno? Attaccando una batteria al tumore, naturalmente. I ricercatori hanno scoperto che, attaccando delle minuscole batterie flessibili ai tumori, queste aspirano l’ossigeno, consentendo ai farmaci di sintesi attivati dall’ipossia, che uccidono il cancro, di fare il loro lavoro. I risultati sono sorprendenti. In sole due settimane, il trattamento con le batterie ha ridotto del 26% le dimensioni dei tumori nei topi. Inoltre, dopo che le batterie hanno fatto la loro magia, i farmaci attivati dall’ipossia possono essere introdotti per trattare il cancro. Il tumore medio in questo studio si è ridotto del 90%. Fan Zhang, autrice della ricerca ed esperta di materiali biomedici, ha dichiarato che lo studio sembra promettente, ma è ancora solo in fase preliminare.