La prevenzione delle allergie alimentari nei bambini rappresenta un tema di grande attualità e importanza per la salute pubblica. Uno studio clinico condotto in Scandinavia e pubblicato su Lancet ha indagato l’efficacia dell’introduzione precoce di alimenti allergenici e dell’applicazione di emollienti cutanei nella riduzione del rischio di allergie alimentari.

La metodologia dello studio è stata quella di uno studio fattoriale 2×2, randomizzato a grappolo, coinvolgendo neonati di donne reclutate per via prenatale all’esame ecografico di routine a 18 settimane. I neonati sono stati randomizzati in quattro gruppi: nessun intervento, intervento cutaneo, intervento alimentare e intervento combinato. I partecipanti sono stati assegnati ai diversi gruppi in modo casuale utilizzando una randomizzazione generata dal computer.

I risultati hanno evidenziato che l’esposizione ad alimenti allergenici a partire dai tre mesi di età ha ridotto l’allergia alimentare a 36 mesi in una popolazione generale. In particolare, la prevenzione dell’allergia alimentare ha richiesto un’esposizione precoce agli alimenti allergenici in 63 bambini senza la comparsa di eventi avversi gravi.

La prevalenza dell’allergia alimentare è stata ridotta nel gruppo di intervento alimentare rispetto al gruppo senza intervento alimentare, ma non rispetto al gruppo di intervento cutaneo. In ogni caso, la conclusione degli autori dello studio è che l’introduzione precoce di alimenti allergenici comuni rappresenta una strategia sicura ed efficace di prevenzione delle allergie alimentari.