L’AGCM ha annunciato di aver avviato un’istruttoria contro Meta, la società che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp. Nel mirino la trattativa con la SIAE che si è conclusa in un nulla di fatto, comportando l’esclusione di gran parte dei brani degli artisti italiani da Instagram e Facebook. La questione è estremamente complicata e le due parti hanno fornito informazioni discordanti sulle cause del fallimento della trattativa.
Per quel che vale, di certo c’è solo che Meta ha stretto accordi con le organizzazioni che si occupano di tutela dei diritti d’autore in oltre 130 Paesi e a rimanere esclusa è soltanto l’Italia. La notizia arriva a distanza di pochi giorni dal provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali che ha costretto OpenAI a bloccare l’accesso a ChatGPT dall’Italia.
L’AGCM dovrà verificare se Meta ha abusato della dipendenza economica della SIAE nei confronti delle sue piattaforme social.
Secondo l’Autorità, Meta potrebbe avere abusato dello squilibrio contrattuale di cui beneficia chiedendo a Siae di accettare un’offerta economica inadeguata, senza però fornire le opportune informazioni per valutarne l’effettiva congruità. A seguito dell’interruzione delle trattative, Meta ha eliminato dalle piattaforme social i contenuti musicali tutelati da Siae in modo che non fossero più fruibili dagli utenti. L’Autorità ritiene che l’abuso di dipendenza economica ipotizzato possa avere un impatto significativo per la tutela della concorrenza nei mercati interessati e comportare un grave danno per i consumatori.
Tale condotta potrebbe non solo comprimere significativamente la capacità competitiva di Siae sui mercati interessati, ma anche impedire agli autori che rappresenta – parte significativa di quelli attivi in Italia – di raggiungere la categoria di utenti, sempre più ampia, che fruisce delle piattaforme social. Il comportamento di Meta potrebbe avere ripercussioni anche sugli autori rappresentati da altre società (collecting societies) e che sono contitolari dei diritti insieme ad autori tutelati da Siae. A ciò si aggiunga che l’ostacolo all’accesso dei contenuti musicali sulle piattaforme di Meta potrebbe avere effetti negativi anche per la remunerazione dei diritti connessi dei produttori di opere musicali e di tutte le altre posizioni giuridiche tutelate nell’ambito della legge sul diritto d’autore
si legge nel comunicato condiviso in data odierna dall’AGCM.