L’Unione Europea ha accettato di fare un’eccezione per i carburanti sintetici nel suo progetto di divieto del 2035 sulla vendita di nuove auto a motore a combustione interna. Secondo Associated Press, il blocco ha raggiunto un accordo con la Germania sabato scorso per consentire ai produttori di automobili di vendere nuove vetture a motore a combustione interna dopo il 2035, a condizione che tali veicoli funzionino solo con carburanti climaticamente neutri.

L’accordo pone fine a una disputa che minacciava di far naufragare la politica del cambiamento climatico dell’UE. All’inizio di marzo, il Parlamento europeo ha rinviato un voto che avrebbe approvato una volta per tutte il pacchetto Fit for 55, dopo che la Germania e l’Italia, con il sostegno dei produttori di automobili, avevano annunciato che non avrebbe sostenuto il mandato senza un’esenzione per i carburanti sintetici.

“Abbiamo trovato un accordo con la Germania sull’uso futuro dei combustibili sintetici per le auto”, ha scritto su Twitter Frans Timmermans, il vicepresidente esecutivo del Green Deal europeo, sabato scorso. “Ora lavoreremo per ottenere l’adozione dei regolamenti sulle norme CO2 per le auto il prima possibile”.

Ma il compromesso ha già suscitato grosse polemiche. Il gruppo ambientalista Greenpeace ha criticato l’accordo. “È un compromesso pigro che mina l’obiettivo di proteggere il e nuoce all’Europa”, ha scritto l’organizzazione in una dichiarazione.

Il The Guardian, un quotidiano britannico di orientamento laburista, ha invece scritto che la produzione di carburanti sintetici richiede un’enorme quantità di energia, aggiungendo che le auto a carburante sintentico producono quasi le stesse emissioni di gas serra delle loro controparti a motore a combustione interna convenzionali.