La presenza della stigmatizzazione interiorizzata nei disturbi mentali influisce negativamente sul benessere dei pazienti che ne sono affetti e sulla loro qualità di vita. Si tratta di un fenomeno in cui gli individui con una o più patologie psicologiche integrano percezioni negative provenienti dal contesto socioculturale, portandoli a provare sentimenti di bassa autostima, depressione e mancanza di motivazione. 

Questo tipo di auto-stigmatizzazione può avere conseguenze anche sul funzionamento sociale e lavorativo delle persone, poiché è associata a una riduzione del reddito, una minore aderenza alle terapie psichiatriche e un peggioramento dei sintomi psicopatologici. Nonostante la presenza di studi scientifici a supporto della remissione sintomatologica nel disturbo borderline di personalità, questo disturbo continua ad essere fortemente stigmatizzato, sia tra i professionisti della salute mentale che tra i familiari e la società in generale. La difficoltà di instaurare una relazione terapeutica e gli episodi di rabbia intensa dei pazienti possono portare i professionisti a provare frustrazione e impotenza, favorendo così i giudizi e i pregiudizi. Anche l’ambiente familiare e lavorativo può giudicare negativamente le persone affette da questo disturbo, spesso portando a disoccupazione. Inoltre, le persone con diagnosi di disturbo borderline tendono ad interiorizzare la stigmatizzazione, influenzando la loro autostima, l’adesione al trattamento e il funzionamento globale.

I pazienti con disturbo bipolare, invece, spesso si sentono giudicati sul lavoro e nella loro rete sociale, principalmente a causa della mancanza di conoscenza della malattia. Recentemente, però, si è assistito ad un cambiamento culturale nei confronti della stigmatizzazione di questo disturbo grazie alla rappresentazione positiva nei media e alla dichiarazione di personaggi pubblici che ne sono affetti. Tuttavia, gli individui con diagnosi di disturbo bipolare possono ancora sperimentare un moderato livello di auto-stigmatizzazione, che può influire sulla loro identità, senso di impotenza e isolamento sociale. 

Il disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD) può esporre gli individui, sin da bambini, a discriminazioni a causa dei loro comportamenti impulsivi e delle difficoltà attentive. Questa stigmatizzazione può influire sulla loro autostima e sull’interiorizzazione dello stigma. Inoltre, la somiglianza dei sintomi dell’ADHD con quelli di altri disturbi, come il disturbo bipolare e il disturbo borderline di personalità, può portare a errori diagnostici.