Il comune di Mercogliano ha finanziato un’indagine sui suoli del suo intero territorio, diventando così il primo comune della provincia di Avellino a farlo. L’indagine è stata condotta da un team di esperti del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse dell’Università Federico II di Napoli, guidato dal professor Stefano Albanese.
I ricercatori dell’Università Federico II di Napoli hanno eseguito una campagna di prelievi di suolo su un’area complessiva di circa 20 chilometri quadrati. La raccolta dei campioni è stata effettuata sia in zone urbane pedemontane (Torelli-Torrette, Capocastello, S. Anna) o destinate all’agricoltura, sia in aree più elevate occupate da boschi e prati. Gli esperti hanno analizzato i campioni di suolo raccolti per determinare le concentrazioni di alcuni elementi e composti chimici comunemente associati alla presenza di attività umane nell’ambiente, che possono essere pericolosi per la salute delle persone se assunti in quantità significative.
L’assessore all’ambiente, Annachiara Coppola, ha fornito i dati analitici utilizzati dal team di Albanese per creare le mappe geochimiche della distribuzione di arsenico, berillio, cadmio, cobalto, cromo totale, nichel, piombo, rame, tallio, vanadio, zinco e idrocarburi policiclici aromatici (noti come IPA) per l’intero territorio comunale di Mercogliano. Grazie ai risultati ottenuti, è stato possibile individuare le aree dove la pressione antropica è maggiore e quelle dove le condizioni naturali sono maggiormente rispettate. In ogni caso, escludendo berillio e tallio, nessuna delle sostanze analizzate sembra superare le soglie fissate per i suoli dalla normativa ambientale italiana vigente, il D.Lgs. 152/2006. Il lavoro prodotto sarà presto trasformato in un’applicazione web per consentire ai cittadini di visualizzare la propria posizione rispetto alla cartografia geochimica prodotta.
- Analisi chimica dei suoli, i livelli sono nella norma (ilmattino.it)