Dopo giorni di instabilità, il mercato si è stabilizzato quando undici grandi banche statunitensi hanno concordato di contribuire con un totale di 30 miliardi di dollari in depositi per impedire il crollo della First Republic Bank. La mossa di ben 11 grandi banche statunitensi ha anche fornito sollievo a Credit Suisse. Di conseguenza, Wall Street ha chiuso in rialzo, mentre in Asia la sessione è stata positiva. Wall Street ha registrato un rimbalzo positivo grazie all’intervento delle autorità su Svb e Signature Bank e al piano di salvataggio della First Republic Bank. In particolare, il Dow Jones è salito dell’1,17% a 32.247 punti, l’S&P 500 dell’1,75% a 3.960 punti e il Nasdaq del 2,48% a 11.717 punti. 

Anche i principali listini asiatici hanno chiuso in rialzo, con Tokyo che ha guadagnato l’1,20%. Sebbene i future di Wall Street siano deboli, sembra che la tensione si sia comunque alleviata, soprattutto per quanto riguarda i titoli bancari. Il Dipartimento del Tesoro, la Federal Reserve, la Federal Deposit Insurance Corporation e l’Office of the Comptroller of the Currency hanno firmato un comunicato congiunto che riflette la loro fiducia nella First Republic Bank e nelle banche di tutte le dimensioni e il loro impegno ad aiutare le banche a servire i loro clienti e le loro comunità. La notizia di fuoco è che Credit Suisse potrà accedere a una linea di credito speciale fino a 50 miliardi di franchi messa a disposizione dalla Banca nazionale svizzera e questo ha contribuito a generare ottimismo nei mercati. Il colosso bancario elvetico è stato messo in ginocchio dalla decisione del suo principale azionista, la Saudi National Bank, di non iniettare ulteriori capitali.