La scoperta del fossile di moscerino più antico mai trovato, risalente a 247 milioni di anni fa, offre un’interessante finestra sul periodo in cui la Terra si stava riprendendo dalla più grande estinzione di massa della sua storia. La scoperta è stata fatta vicino al piccolo porto di Estellencs, a nord-est di Maiorca, in Spagna, in una spiaggia di ciottoli alla base di un’impressionante scarpata. Negli strati di roccia grigio-blu sono stati scoperti resti di piante, crostacei, insetti e pesci. La larva di insetto completa che è stata scoperta, appartenente al gruppo di insetti che comprende zanzare e mosche, è stata descritta come una “scoperta unica” e “il più antico dittero mai trovato“. Lo studio dettagliato del fossile ha rivelato che conserva le strutture esterne e interne della testa, alcune parti dell’apparato digerente e, soprattutto, le aperture esterne del sistema respiratorio, o spiracoli. La scoperta offre una rara opportunità di studiare gli adattamenti degli insetti all’ambiente post-apocalittico dell’inizio del Triassico, come il sistema di respirazione che si trova ancora oggi in diversi gruppi di insetti. Il fossile è stato descritto come un nuovo genere e una nuova specie imparentata con i moderni moscerini delle finestre o del legno, denominata Protoanisolarva juarezi, in onore del suo scopritore, il ricercatore maiorchino Josep Juárez.
La scoperta del fossile di Protoanisolarva juarezi offre un’importante testimonianza del periodo in cui la Terra si stava riprendendo dall’estinzione di massa e degli adattamenti degli insetti all’ambiente post-apocalittico. La scoperta è stata possibile grazie ai lavori di ricerca del paleontologo Enrique Peñalver del Consiglio nazionale delle ricerche spagnolo (CSIC) presso il Servizio geologico spagnolo (CN-IGME) e del paleontologo Rafel Matamales-Andreu del Museo di Scienze Naturali delle Baleari (FJBS-MBCN), e rappresenta un importante contributo alla conoscenza della storia della vita sulla Terra.