Un team di paleontologi ha scoperto che innumerevoli fossili di anemoni di mare erano nascosti da quasi 50 anni. I risultati sono stati pubblicati in un articolo sulla rivista Papers in Palaeontology, e i ricercatori hanno riferito che i fossili, a lungo interpretati come meduse erano, in realtà, anemoni. Ribaltando i reperti di questi aantichi animali, il team è stato in grado di identificarli come anemoni, i cui corpi a forma di botte costituiscono le strutture a forma di tenda, precedentemente considerate meduse. I fossili provengono dai depositi di fossili di Mazon Creek nel nord dell’Illinois, che è un Lagerstätte, un termine usato dai paleontologi per descrivere un sito con eccezionale conservazione dei fossili. Un antico delta ha permesso la dettagliata conservazione degli organismi a corpo morbido di Mazon Creek poiché milioni di anemoni e altri animali sono stati rapidamente sepolti da sedimenti fangosi.Nonostante miliardi di anemoni di mare adornino il fondale oceanico, sono tra i fossili più rari perché i loro corpi morbidi non hanno parti dure facilmente fossilizzabili. Tuttavia, il team ha trovato un’abbondanza di fossili di anemoni. Una particolare specie di medusa fossilizzata, che aveva l’aspetto di una margherita, si è rivelata essere una rara anemone schiacciata dall’alto verso il basso, come una lattina di alluminio. Secondo i ricercatori, la diversa conservazione osservata nei campioni di Essexella è dovuta alla diversa durata del tempo in cui le anemoni morte sono rimaste sul fondale marino prima della sepoltura. Il team ritiene che le nuove scoperte dimostrino come un semplice cambiamento nell’immaginario mentale possa portare a nuove idee e interpretazioni. Lo studio sottolinea l’importanza di rivalutare i fossili e di considerare nuovi approcci per comprendere le loro identità.