Cartelle esattoriali: comuni autorizzati ad annullarle fino a mille euro

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L’Agenzia delle Entrate Riscossione (Ader) ha aggiornato i modelli per consentire ai Comuni e ad altri enti differenti dalle amministrazioni statali e dagli enti pubblici previdenziali di decidere se stralciare completamente i debiti fino a mille euro. Le modifiche apportate dalla legge di conversione del decreto Milleproroghe permettono agli enti di annullare l’intero importo affidato alla riscossione, incluso quanto stabilito dalla legge 197/2022 che prevedeva solo l’annullamento automatico delle sanzioni e degli interessi in assenza di un provvedimento contrario da parte dell’ente. 

Per comunicare la decisione di applicare lo stralcio integrale o di rifiutare l’annullamento parziale, è necessario inviare il provvedimento esclusivamente all’indirizzo di Posta elettronica certificata (PEC) dell’agenzia delle entrate Riscossione, indicato nei moduli, insieme ad una copia del provvedimento stesso. La legge di Bilancio prevede che sia possibile l’annullamento automatico dei carichi affidati alla riscossione solo per interessi per ritardata iscrizione a ruolo, sanzioni e interessi di mora, ma non per somme a titolo di capitale, rimborso spese per procedure esecutive e notifica. 

La nuova legge (14/2023) che si basa sulla legge di Bilancio del 2023 (legge 197/2022) ha prorogato la scadenza per la decisione degli enti pubblici diversi da quelli statali, fiscali e previdenziali fino al 31 marzo 2023. Questa decisione riguarda la possibilità di non pagare un importo residuo fino a mille euro di debiti che sono stati affidati alla riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015. Il termine originariamente era fissato per il 31 gennaio 2023.

 

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