Negli ultimi quindici giorni, il cielo notturno è stato illuminato da spettacolari aurore boreali dai colori verde e rosa. Ciò che che ha stupito tutti è stata la loro apparizione a latitudini molto più basse del solito, con avvistamenti negli Stati Uniti dal South Dakota alla California, e persino nel sud dell’Inghilterra, raggiungendo anche il monumento iconico di Stonehenge nel Wiltshire.

Questo straordinario evento celeste è stato reso possibile dal comportamento del nostro Sole: normalmente emette un costante flusso di particelle solari che, interagendo con il campo magnetico terrestre, creano le aurore boreali. Tuttavia, tra il 24 e il 25 febbraio, il Sole ha sorpreso tutti rilasciando non solo il solito vento solare, ma anche due potenti espulsioni di massa coronale (Coronal Mass Ejection, CME) direttamente verso la Terra. Grazie a questo evento gli esseri umani sono stati in grado di ammirare le aurore boreali anche in luoghi in cui solitamente non sono visibili, lasciandoci a bocca aperta di fronte alla loro bellezza e potenza. Questi momenti di connessione con il cosmo e la natura sono unici e indimenticabili, ricordandoci quanto sia meraviglioso il nostro universo. 

Ma cosa ha causato questo incredibile spettacolo celeste? Si tratta di una CME, un evento spettacolare in cui il Sole erutta materiale altamente magnetizzato dalla sua corona. Questo materiale viene lanciato nello spazio in quasi tutte le direzioni, e la Terra viene solitamente colpita un paio di volte al mese. Ma questa volta è stato diverso: il primo CME, viaggiando a una velocità di circa 3 milioni di chilometri all’ora, ha impiegato circa 48 ore per raggiungere la Terra, precipitando nella magnetosfera intorno alle 20.00 italiane di domenica 26 febbraio. 

L’impatto di un miliardo di tonnellate di materiale altamente magnetizzato ed elettricamente carico ha provocato una tempesta geomagnetica, che ha innescato delle intense manifestazioni aurorali. Gli elettroni accelerati dalla tempesta geomagnetica hanno raggiunto l’atmosfera terrestre, causando un’esplosione di colori che ha rapito lo sguardo di chiunque avesse la fortuna di poter ammirare l’aurora boreale. E non solo: le aurore si sono rapidamente espanse verso l’equatore, raggiungendo latitudini molto più basse del normale e offrendo uno spettacolo ancora più incredibile e indimenticabile.