In occasione della Giornata Mondiale Linfedema del 6 marzo, il presidio ospedaliero Piero Palagi di Firenze ha organizzato un incontro di terapia educativa per pazienti e associazioni di pazienti presso il proprio ambulatorio dedicato alla Medicina Vascolare. L’ambulatorio, diretto dall’internista vascolare Stefano Tatini, rappresenta da molti anni un punto di riferimento per questa patologia, a lungo sottostimata e conosciuta soprattutto nei paesi occidentali per le forme secondarie a patologie oncologiche.
Durante la mattina dell’evento, ci saranno due parti distinte. La prima sarà dedicata alla teoria e alla discussione, mentre la seconda parte si concentrerà sulla pratica, con la proiezione di audiovisivi per il self-management e dimostrazioni di auto-bendaggio e auto-drenaggio. I saluti saranno portati dal consigliere regionale e vicepresidente segretario terza Commissione Sanità Andrea Vannucci e dal consigliere comunale Nicola Armentano.
Linfedema: cos’è
Il linfedema è una patologia cronica che può colpire non solo i pazienti oncologici, ma anche altre persone come bambini con difetti di crescita, adulti con difetti di statica e/o deambulazione, persone che hanno subito eventi traumatici o infettivi o hanno subito chirurgia non oncologica. Attualmente, è in aumento l’epidemia di linfedema secondario all’obesità, che rappresenta l’unica causa trattabile per le forme primarie e secondarie. Questa malattia può manifestarsi in qualsiasi parte del corpo, ma di solito interessa prevalentemente gli arti, causando un edema che può evolvere in tessuto adiposo e fibroso.
Il linfedema può causare infezioni recidive dei tessuti molli, riduzione delle difese immunitarie e, nelle fasi avanzate, ridotta risposta al trattamento, lesioni cutanee invalidanti, disabilità funzionale e disagio psicosociale, oltre a volte a trasformazione maligna. I pazienti che ne soffrono spesso provano frustrazione, labilità emotiva e depressione, che fanno parte integrante della disabilità causata dalla malattia.