Il Parkinson è una malattia che comporta la perdita di cellule nervose dopaminergiche nelle profondità del cervello, con conseguenti problemi nel controllo dei movimenti. Non esistono ancora trattamenti in grado di riparare le strutture danneggiate all’interno del cervello o di sostituire le cellule nervose perse. Il 13 febbraio 2023 però è stato eseguito il primo trapianto di cellule nervose derivate da cellule staminali in un paziente affetto da Parkinson presso l’ospedale universitario di Skåne, in Svezia. Il prodotto per il trapianto è stato sviluppato dall’Università di Lund (Svezia) ed è generato da cellule staminali embrionali. Il trapianto fa parte di uno studio clinico denominato STEM-PD che sta testando una nuova terapia sperimentale volta a sostituire le cellule dopaminergiche perse con cellule sane, prodotte da cellule staminali. Le cellule dopaminergiche sono un tipo di neuroni che producono e rilasciano la dopamina, un neurotrasmettitore importante nel cervello. Queste cellule si trovano principalmente in una zona del cervello chiamata substantia nigra, che fa parte del sistema di controllo dei movimenti. La dopamina prodotta dalle cellule dopaminergiche è coinvolta nella regolazione dei movimenti volontari, della motivazione, dell’apprendimento, della memoria e dell’umore. Nelle persone affette da Parkinson, le cellule dopaminergiche nella substantia nigra muoiono, causando la riduzione dei livelli di dopamina nel cervello e la comparsa dei sintomi tipici della malattia. Il prodotto cellulare utilizzato è stato sottoposto a rigorosi test preclinici e la corretta posizione dell’impianto cellulare è stata confermata da una risonanza magnetica. Il paziente è stato dimesso dall’ospedale e le valutazioni saranno condotte secondo il protocollo dello studio. Saranno coinvolti otto pazienti in totale. Gli effetti potenziali del prodotto STEM PD possono richiedere diversi anni. Il trapianto è stato definito come “un’importante pietra miliare sulla strada verso una terapia cellulare che possa essere utilizzata per trattare i pazienti affetti dal morbo di Parkinson”.

La data di questo intervento è storica, perché è la prima volta che un trapianto di cellule staminali per il morbo di Parkinson viene eseguito su un paziente. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per determinare l’efficacia e la sicurezza a lungo termine di questo approccio, si tratta di un passo importante verso lo sviluppo di nuovi trattamenti per questa condizione debilitante.