Secondo i dati, la Germania rimane il principale mercato dell’alimentare italiano con un valore di 9,4 miliardi di euro, seguita dagli Stati Uniti con 6,6 miliardi di euro. Nonostante la crisi mondiale e gli scontri sugli scambi di beni e servizi, l’agroalimentare italiano ha registrato un balzo a doppia cifra, come evidenziato dall’analisi della Coldiretti basata sui dati Istat riguardanti il commercio estero relativi al 2022. Anche il Regno Unito ha registrato risultati positivi, con un valore di 4,2 miliardi di euro, dimostrando come l’export tricolore sia riuscito a superare le difficoltà iniziali rispetto all’uscita dalla UE.
Secondo la Coldiretti, il vino si conferma come il prodotto leader dell’export italiano nel 2022, con un valore che sfiora gli 8 miliardi di euro e una crescita a due cifre delle vendite all’estero. Al secondo posto si trovano la pasta e gli altri prodotti derivati dai cereali, con un volume di vendite oltre i 7 miliardi di euro, mentre al terzo posto si trovano la frutta e la verdura fresca con circa 5,5 miliardi di euro di export. Anche l’extravergine di oliva, i formaggi e i salumi stanno aumentando in modo consistente le vendite all’estero. Tuttavia, la Coldiretti evidenzia che l’andamento dei mercati internazionali potrebbe ulteriormente migliorare con una più efficace protezione contro la “agropirateria” mondiale, il cui valore tocca i 120 miliardi di euro.