Finalmente dopo ben 4 anni del debutto della prima stagione ecco che su Amazon Prime Video fa il suo ritorno Carnival Row con la sua seconda stagione. È un sogno? Se sto sognando vi prego non svegliatemi! Mi sembra troppo assurdo poter tornare a parlare nuovamente di Carnival Row. La prima stagione approdò sulla piattaforma streaming di Amazon nell’ormai lontanissimo autunno del 2019 quando la pandemia era un’ipotesi lasciata solo ai film di fantascienza. Purtroppo la realtà è stata ben diversa da quanto ci saremmo mai potuti immaginare, perciò per porte ammirare i nuovi capitoli della serie abbiamo dovuto attendere ben 4 anni. Ne è valsa la pena? Assolutamente si! Sono convinta che la seconda stagione di Carnival Row dividerà nettamente il pubblico: alcuni la adoreranno, altri rimpiangeranno la stagione precedente. Quello che è certo è che l’anima della serie non è cambiata e le fila della storia vengono tirate coi giusti tempi e nei corretti modi. Le tematiche che avevano contraddistinto lo show ritornano e si fanno sempre più concrete, a tratti la serie è ancora più adulta e matura del previsto. Il lato mystery resta e il romance non manca, la chimica tra Orlando Bloom e Cara Delevingne è palpabile. Probabilmente non ricorderete i dettagli e i punti salienti dalla prima stagione ma non temete perchè a colmare le vostre lacune ci abbiamo pensato noi.
Come sempre, prima di addentrarci nella recensione e nell’analisi di Carnival Row 2, ecco il trailer della seconda stagione della serie firmata Amazon Prime Video disponibile dal 17 febbraio solo sulla piattaforma streaming di Amazon.
Carnival Row 2, un gradito ritorno a The Burgue
Come vi accennavo nell’introduzione mi sembra un miraggio poter parlare nuovamente della serie Amazon. È passato tanto, davvero troppo tempo dal debutto della prima stagione che quasi sembra di parlare di un prodotto totalmente nuovo. Così non è, per fortuna. Carnival Row ritorna sul piccolo schermo di Amazon Prime Video ed è un bellissimo ritorno. Avete presente quella sensazione che si prova quando si torna dopo tanto tempo in un posto in cui siamo stati molto bene? Ecco, la sensazione è precisamente quella.
La nuova stagione di Carnival Row, nonostante i tanti anni intercorsi tra i vari capitoli che separano le due stagioni, non ha perso il fascino che aveva contraddistinto lo show fantasy ambientato in un epoca neo-vittoriana. La serie ha tutto ciò che aveva caratterizzato la stagione di lanciato ed aggiunge ai vari ingredienti una nuova posta in gioco: la maturità e la brutalità di alcune scene.
L’universo fantasy di Carnival Row mi aveva catturato fin dai primi minuti: grezzo, imperfetto e per questo credibile e vero. La città e le creature di Carnival Row sono autentiche perchè tridimensionali ed inserite in un contesto che le rende concrete, prive di eventuali fronzoli, luccichii e false apparenze. I personaggi sono così come appaiono, alcuni puri altri senza scrupoli, altri ancora veri e proprio personaggi grigi. Burgue è la città di cui mi ero innamorata nella prima stagione della serie. Sporca, grigia e ricca di misteri e sotterfugi da risolvere, ecco che ritorna grande protagonista anche di questa nuova stagione di Carnival Row. Strutturalmente la città ha assunto nuovi confini: se vi ricordate bene, sul finire della stagione precedente Burgue veniva nettamente separata in due; in sostanza coloro che sono umani vivono nella parte privilegiata della città mentre le creature sono segregate nella zona povera. È Jonah, figlio del defunto presidente del parlamento della città che ha presto ora il posto di comando che prima era ricoperto dal padre. Jonah, purtroppo non ha gli stessi pareri moderati del suo vecchio, così su pressione di Sophie, si schiera dalla parte dell’opposizione e le due parti del parlamento si alleano contro chiunque non sia umano. Vediamo infatti subito nel primo capitolo di Carnival Row 2 che questa presa di posizione da parte di Jonah segna la fine della tolleranza e l’inizio della segregazione. Non solo, l’inizio delle esecuzioni pubbliche a danno delle creature.
Vi ho avvisato, la seconda stagione di Carnival Row è decisamente più cruda della prima. Sangue, violenza e battaglie non vengono risparmiate. Se nella prima stagione l’odore di guerra e gli scontri tra popolo fatato e umani era nell’aria, con la seconda tutto acquisisce una dimensione reale e palpabile. I ribelli vengono braccati, costantemente ricercati e fatti prigionieri. Per poco però. È in vigore la legge marziale ed è Jonah a dettarne i termini. Il nuovo esponente della maggioranza del parlamento non ha riserve, sensi di colpa o tentennamenti. È convinto che il pugno duro sia l’unica soluzione possibile, l’unica risposta alla diversità. Si, la serie ruota ancora attorno al concetto di diversità. Il razzismo è un tematica ricorrente anche nella seconda stagione, la serie non poteva rinunciare al suo pilastro fondamentale. Le disuguaglianze di trattamento tra uomini e creature solo più evidenti che mai, non si può tornare indietro alla finta fase di egualitarismo.
Non solo, la seconda stagione di Carnival Row gioca a carte scoperte. Sappiamo le origini dei personaggi, come si sono incontrati e come si sono divisi. Ora non abbiamo bisogni di ricostruire i puntini lasciato in sospeso dalla trama della serie. Conosciamo il passato della coppia protagonista Philo e Vignette e non vediamo l’ora di scoprire come evolverà il loro futuro. Sappiamo delle origini famigliari complicato di Philo e vi confermo che avranno un impatto importante sul personaggio nella nuova stagione della serie.
La relazione tra Philo e Vignette è l’evoluzione della conclusione della stagione precedente. I due si sono ritrovati e non vogliono più dividersi. Non è solo l’origine magica ad unirli ma anche un legame puro che supera le divergenze caratteriale che, come sappiamo, la coppia presenta a più riprese. La chimica tra Orlando Bloom e Cara Delevingne è spaziale! I due attori non hanno mai dichiarato di essere amici al di fuori del set ma è evidente che si trovino in piena sintonia. Si percepisce la fiducia che ripongono l’uno nell’altro, sono due co-star che si completano a vicenda. Orlando Bloom è maturato tantissimo e lo dimostra scena dopo scena, davvero nulla da dire. In Carnival Row ci regala ottime interpretazioni episodio dopo episodio. Cara Delevingne a me non dispiace, so che molti la trovano fredda, eccessivamente plateale e sopra le righe ma penso che il suo personaggio le calzi a pennello. Vignette è Cara, non riuscirei ad immaginare nessun altro nel ruolo. La coppia credetemi che vi regalerà parecchie soddisfazioni.
Non posso tralasciare la coppia composta dell’umana Imogen e dal fauno Agreus. Imogen e Agreuss al termine della prima stagione si davano alla fuga. I due innamorati, scoperti dal fratello umano di lei, per poter vivere sereni e lontani delle disuguaglianze della città di Burgue mettevano in scena una romantica fuga d’amore. In sostanza Imogen e Agreuss fuggivano dalla città desiderosi di trovare un futuro più sereno altrove. Il futuro che desideravo lo hanno trovato, sulla serenità lascio valutare a voi. Sicuramente scoprirete presto che sussistono dei pro e dei contro nel nuovo cambio di vita e l’adattamento non è sempre facile. La coppia ne risentirà? Vedremo. Godetevi la visione di Carnival Row 2 perchè il viaggio merita l’attesa.
Carnival Row 2 merita la visione? Conclude degnamente la serie?
Carnival Row nel 2019 ha riscosso subito grande successo: la seconda stagione, infatti, è stata prontamente rinnovata ma i tempi di produzione e distribuzione si sono dilatati eccessivamente, causa pandemia e non solo. Ad ogni modo Carnival Row è stata ufficialmente confermata sabato 27 luglio 2019 in occasione dell’incontro con la stampa che Amazon Studios ha organizzato per il press tour estivo della Television Critics Association americana. A dare l’annuncio fu la presidente di Amazon Studios Jennifer Salke. Amazon era talmente soddisfatto dalla serie che ha annunciato il rinnovo dello show ancora prima del debutto della prima stagione.
La serie fantasy in costume ed ambientata in una città neo-vittoriana che ha come protagonisti Orlando Bloom e Cara Delevingne, conta soltanto due stagioni. Purtroppo mi spiace dirvi che la seconda stagione di Carnival Row sarà anche l’ultima della serie. In totale quindi lo show è composto da due stagioni da 10 episodi ciascuna, per un totale di 20 capitoli. Sufficienti per sviluppare a dovere tutte le sottotrame, le tematiche ed i personaggi della serie? In questo caso mi sento di dirvi di sì. Sappiamo che ci sono ci sono pro e contro in merito allo sviluppo di diverse stagioni per uno show fantasy. Se la serie fosse stata prolungata troppo a lungo si sarebbe corso il rischio di allungare il brodo e creare episodi filler; dall’altro lato se una serie ha poche stagione parte della trama potrebbe risentirne. Questo però non è il caso Carnival Row.
Le tematiche che spaziano dal razzismo, alla segregazione di classe fino ad arrivare alle questioni più economiche e violente vengono sviluppate a dovere. Non manca davvero nulla a Carnival Row e la seconda stagione non lascia allo spettatore quella sensazione di “amaro in bocca”, di insoddisfazione. È una serie complessa, stratificata e che merita assolutamente la visione. La conclusione è degna e rispettosa della prima ed esaltante stagione. Carnival Row 2 è la diretta conseguenza della prima stagione, non rinuncia al cuore pulsante dei primi episodi e alza l’asticella. Dopo 4 anni dall’esordio su Amazon Prime Video finalmente possiamo scoprire come si concludono le avventure di Rycroft Philostrate a.k.a. Philo e Vignette Stonemoss e come la città di Burgue riesce a trovare un compromesso tra la diversità dei suoi abitanti.
Immagino che molti non ricordino più diversi aspetti della serie, dato che sono passati ben 4 anni tra una stagione e l’altra, non temete perchè ho il pezzo che fa per voi. Vi lascio di seguito al link tutto quello che dovete sapere per arrivare preparati alla visione di Carnival Row 2, dove eravamo rimasti, il cast, il trailer e chi più ne ha più ne metta.
Sono convinta che la seconda stagione di Carnival Row dividerà nettamente il pubblico: alcuni la adoreranno, altri rimpiangeranno la stagione precedente. Quello che è certo è che l’anima della serie non è cambiata e le fila della storia vengono tirate coi giusti tempi e nei corretti modi. Le tematiche che avevano contraddistinto lo show ritornano e si fanno sempre più concrete, a tratti la serie è ancora più adulta e matura del previsto. Il lato mystery resta e il romance non manca, la chimica tra Orlando Bloom e Cara Delevingne è palpabile.
- Conclude degnamente la serie
- La chimica tra Orlando Bloom e Cara Delevingne è pazzesca
- Ritornano tutti i temi principali della prima stagione
- La seconda stagione è ancora più matura del previsto
- Nessun contro