Dal 31 gennaio è disponibile su Netflix il documentario dedicato a Pamela Anderson, Pamela a love story. La star, nota a tutti per il ruolo di CJ nell’iconica serie anni ’90 Baywatch, si racconta senza filtri ai microfoni di Netflix. Con i sui tempi, le sue parole ed i propri filmati privati, Pamela mostra la persona che per tanto tempo ha celato dietro il personaggio creato al servizio dei media. Il dolore che ha taciuto per tanti anni viene svelato. Non mancano le frecciatine a Disney e alla fortunata serie Pam & Tommy con protagonisti Sebastian Stan e Lily James nei ruoli dei coniugi Lee. La Anderson non ha avuto voce in capitolo sulla serie, non le è stato chiesto alcun permesso per girarla né come si sentisse in proposito. Finalmente, dopo tante chiacchiere e supposizioni, prende una posizione in merito alla show ed esprime la sua opinione. Quali sono le differenze tra vita vera e serie tv? In cosa Pam & Tommy è stata fedele alla realtà dei fatti e quali aspetti della storia ha romanzato? Ecco l’analisi ed in confronto tra il documentario di Pamela Anderson e la serie Disney Pam & Tommy, tutti i pro ed i contro dei due prodotti. Forse meritano la visione entrambi? 

Prima di addentrarmi nella analisi e nel confronto tra il documentario Netflix, Pamela a love story e la serie disponibile su Disney+, Pam & Tommy, ecco il trailer del film della piattaforma dalla grande N. 

Pamela a love story vs Pam & Tommy

Pam & Tommy

Nel 2022 Pam & Tommy ha fatto il suo rumoroso debutto su Disney+ in contemporanea con la messa in onda americana su Hulu. Lo show consigliato ad un pubblico adulto è stato fin dagli albori molto ma davvero tanto discusso. In primis per la scelta di realizzazione. In tanti temevano che fosse una serie non necessarie e superflua, che non avrebbe aggiunto nulla di più rispetto a quanto già sapevano né che avrebbe regalo particolari gioie agli spettatori. Fortunatamente le sensazioni negative si sono calmate dopo l’annuncio del cast: Sebastian Stan è stato annunciato come interprete di Tommy Lee e Lily James nel ruolo di Pamela Anderson. Si, ad un primo sguardo i due attori potrebbero non assomigliare ai loro corrispettivi reali, tuttavia la magia del trucco fa davvero miracoli. Già dalle prime immagini scattate dai paparazzi sul set potevano percepire quanto i due attori fossero identici ai personaggi che stavo interpretando, quando puoi Hulu ha deciso di rilasciare le prime immagini ufficiali abbiamo tutti compreso che l’effetto “Tale e quale show” sarebbe stato evitato. In sostanza gli attori non sono la brutta copia di Pam & Tommy ma sono realmente identici ai coniugi Lee. In alcune immagini diventa davvero difficile distinguere quale foto è l’originale e quale la copia creata per lo show Disney. 

Le polemiche però non si sono esaurite qui. La serie è stata scossa da due grosse polemiche emerse al momento del suo debutto. La prima ha coinvolto la decisione di distribuire lo show in Italia direttamente su Disney+. La piattaforma Disney + da molti considerata come la casa streaming delle famiglie, peccato che grazie alla sottopiattaforma Star, inglobata all’interno di Disney+, la piattaforma di Topolino accolga anche film e serie tv destinate solo ad un pubblico adulto. Nonostante Disney offra il parental control, strumento che impedisce ai bambini di visionare prodotti non idonei alla loro età, molti genitori hanno minacciato di disdire l’abbonamento. Fortunatamente si sono rivelate minacce fine a sé stesse. 

Grande scalpore ha destato la scena girata con l’ausilio di un pene esterno. Mi spiego meglio nel secondo episodio dello show è presente una scena di nudo che riguarda il personaggio di Sebastian Stan è intendo a discutere con le sue parti intime. Come è stato rivelato da Stan stesso, il pene appartiene ad un altro attore. Subito sono esplose le polemiche in merito alla presunta volgarità della scena. In realtà internet è impazzito perché ancora non aveva appreso i toni comici, satirici e tipici del dramedy che avrebbe avuto Pam & Tommy. 

infatti, dopo le polemiche iniziali, la serie tv creata dal regista di I, Tonya, Craig Gillespie, è stata lodata da pubblico e critica e successivamente candida sia come migliore serie che per i migliori interpreti nelle categorie più importanti degli Emmys e dei Golden Globe.

Ovviamente comprenderete da soli l’inevitabile collegamento tra la serie Hulu e la figura di Pamela Anderson. La protagonista indiscussa della serie è la Pam di Lily James, una rappresentazione che spazia sapientemente tra vita pubblica e privata senza risultare macchiettistica o caricaturale. Se siete giunti all’ultimo episodio avrete compreso che la serie non desidera né ridicolizzare l’accaduto né svilire i protagonisti, anzi direi che entrambi ne escono sollevati e maggiormente compresi dal pubblico. 

Purtroppo, la vera Pamela Anderson non la pensa così, o meglio, a priori si è dimostrata contraria alla serie. Non ha mai voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali in merito a Pam & Tommy ma ha sempre detto che non l’avrebbe mai vista. Così ha ribadito anche nel suo documentario. In Pamela a love story, Pamela fornisce la sua versione degli eventi narrati nella serie ed esprime il suo disagio verso lo show. 

In sostanza gli eventi narrati nella serie coincidono con la verità dei fatti rivelata da Pamela, eccezione per il responsabile del furto del video hot homemade di Pam e Tommy. Pamela Anderson, nel film Netflix, dichiara che non ha mai saputo chi realmente le ha sottratto la cassaforte in cui si trovava il celebre nastro. Il figlio della Anderson, nel documentario, accusa Disney di legittimare il ladro per il furto, la cosa non ha fatto per nulla piacere all’attrice. In realtà la serie condanna aspramente il ladro, solo non nelle prime sequenze. 

Pamela con l’uscita della serie tv ha rivissuto nuovamente l’umiliazione subita dopo la diffusione illegale del video. Si è sentita ancora una volta privata della propria riservatezza. Una ferita che si riapre e che sperava di aver chiuso per sempre. Purtroppo, a livello legale la Anderson non ha potuto impedire a Disney di sviluppare la sua serie. Il fatto accaduto ai coniugi Lee è un evento di cronaca e come tale trasponibile senza necessità di consensi pra parte delle parti coinvolte. 

Tommy Lee, a differenza della ex moglie, si è dichiarato sorpreso ma esaltato dalla serie. L’ha vista e ha anche incontrato più volte Sebastian Stan, i due hanno cenato assieme e immortalato gli incontri con più foto. Non si è mai dimostrato ostile verso il prodotto, anzi sembrava quasi felice e grato verso mamma Disney. Anche all’epoca dei fatti le reazioni dei due coniugi furono differenti. Lee desiderava ottenere la giustizia in tribunale a qualunque costo e non subì i pensati ed umilianti interrogatori che toccarono a Pamela, mentre l’attrice, esausta delle domande sessiste e lesive, ha pregato il marito di interrompere la controversia legale. 

Prima di proseguire vi lascio i dati tecnici riveriti a Pam & Tommy:  

Ambientata nei primi tempi della diffusione di Internet, quando ancora non c’erano regole, Pam & Tommy è basata sull’incredibile storia vera del sex tape di Pamela Anderson (Lily James, Yesterday) e Tommy Lee (Sebastian Stan, The Falcon & the Winter Soldier). Rubato dalla casa della coppia da un operaio scontento (Seth Rogen, Non succede, ma se succede…), il video si trasformò da semplice curiosità, attraverso scambi clandestini di videocassette, a un vero e proprio scandalo mondiale quando arrivò sul web nel 1997. La serie originale composta da otto episodi è una storia d’amore, di crimine nonché un racconto ammonitore che esplora il rapporto tra privacy, tecnologia e celebrità, rintracciando le origini della nostra attuale era della Reality TV in un nastro rubato visto da milioni di persone, che in realtà era destinato solo ai due protagonisti.

Gli executive producer di Pam & Tommy sono Seth Rogen, Evan Goldberg, James Weaver e Alex McAtee per Point Grey; Megan Ellison, Sue Naegle e Ali Krug per Annapurna. La serie è scritta dagli executive producer Rob Siegel e DV DeVincentis e diretta dall’executive producer Craig Gillespie. Anche Dylan Sellers, Dave Franco, Chip Vucelich e Sarah Gubbins sono executive producer.

I toni dei due prodotti 

Pamela-Anderson, Lily-James

Come avrete intuito, i due prodotti sono profondamente diversi per molteplici fattori. 

Innanzitutto, Pam & Tommy è appunto una serie, uno show creato per intrattenere e come tale finto. Si basa sì su fatti realmente accaduti e cerca di attenersi più che può alla realtà ma romanza anche una buona dose di episodi. Ovviamente non tutto ciò che accaduto poteva essere noto agli sceneggiatori, quindi, in parte per esigenze dettate dall’ignoranza ed in parte perché una serie per natura deve essere strutturata in un certo modo, è naturale che vi siano differenze tra i due media. Il documentario è, invece, la versione della storia di Pamela, la vera Pamela. 

I focus dei due prodotti sono profondamente diversi. Nel documentario la Anderson ripercorre la sua vita, dall’infanzia fino al presente. Tantissimi momenti di dolore e sofferenza vengono svelati, nulla ci è stato risparmiato. Nello show Disney, invece, il focus centrale è la storia d’amore di Pam & Tommy, dall’inizio alla fine. Si, sono presenti alcune digressioni sul passato della Anderson, ma la serie racconta in modo principale come la vita della coppia è stata stravolta dal furto del video privato e non destinato alla divulgazione. L’accento quindi, come potete notare, è stato inserito volutamente su questioni diverse. Probabilmente il documentario di Pamela non ci sarebbe stato se non fosse stata prodotta la serie o forse ci sarebbe stato lo stesso ma magari con tempi e accenti diversi. 

Il tono del documentario e della serie, ovviamente, divergono davvero tanto. Il primo segue lo stile dei documentari dedicati alle star dei tempi moderni. Non si tratta dei docufilm tipici degli anni ’90 e per la maggior parte dei casi davvero noiosi e poco interessanti. Attualmente, soprattuto Netflix, sta puntando su documentari che suscitano tanto scalpore e curiosità, non ha caso ha prodotto la docuserie su Harry e Meghan. La voce narrante, in questo caso, è solo quella di Pamela. È l’attrice che sceglie i tempi, i modi e i luoghi del racconto. In molte sequenze il volt privo filtri della star di Hollywood è stato alternato a sequenze dei suoi diari o a clip dei fulmini privati della stessa Anderson. La regia è eclettica e rende davvero fluido il prodotto. Non è per nulla noioso, mai. Ovviamente il tono è serioso a differenza del tono tragicomico dello show Disney. 

Quale prodotto merita la visione? 

Passiamo alla domanda più scottante di tutte: quale prodotto merita la visione? Io sono sicuramente di parte dato che ho amato la serie Disney, Pam & Tommy, ma proprio per questo ho arcato di valutare il documentario con la maggiore trasparenza possibile. Sono giunta ad una conclusione: a mio avviso, per una piena conoscenza dei fatti ed una giusta contestualizzazione degli eventi, andrebbero visti entrambi. Come vi ho già illustrato, i due prodotti hanno uno stile ed un taglio profondamente diverso ma a mio avviso sono complementari. Vi consiglio di partire dalla visione della serie tv che trovate già disponibile su Disney+ nella sezione Star, passando poi al docufilm di Netflix. A mio avviso se non ci fosse stato lo show di Topolino il documentario di Netflix non avrebbe visto la luce. Pamela a love story è una dura risposta alla serie Hulu. Gia solo dal titolo mette in chiaro l’obbiettivo di chiarire la sua posizione sugli eventi narrati nello show. Pam & Tommy recava come sottotitolo/slogan “The Greatest Love Story Ever Sold”, facendo riferimento al filmino homemade protagonista dello show; il docufilm Netflix, in contrapposizione si intitola “Pamela a love story” un chiaro richiamo al titolo Disney ma anche un netto contrasto. Con il titolo Netflix vuole indicare che la protagonista della storia è la sola Anderson e chi tratta di una storia ricca di amore, a prescindere dal video clip venduto. 

Insomma, le frecciatine nel documentario non sono mancate. Giustamente Pamela a love story è la risposta della Anderson a tutte le domande che le erano state poste ai tempi del debutto dello show su Hulu ed alle quali si è sempre rifiutata di rispondere. 

Vale la pena darà un’opportunità alla star canadese di raccontare la sua versione dei fatti affinché possiamo capire a pieno il perché la serie ha toccato profondamente la sua sensibilità risvegliando vecchi mostri messi a dormire da tempo. 

Se avete apprezzato lo show Disney non potete perdere il docufilm Pamela a love story, consideratelo la seconda stagione della serie. Alla fine, questo cerca di essere: una risposta alternativa a quanto raccontato nella prima stagione di Pam & Tommy.