Il lancio del PlayStation VR 2 è stato un disastro. I preordini sono inferiori alle aspettative di Sony, che ha deciso di ridurre le sue stime di vendita da 2 milioni di unità a 1 solo milione. La domanda potrebbe ancora cambiare e i partner e fornitori sono stati avvisati. La realtà virtuale non ha avuto la diffusione sperata tra i consumatori a causa della mancanza di contenuti allettanti.
Il settore è dominato da Meta, azienda che, oltre a Facebook, controlla anche il brand Oculus, oggi diventato Meta Quest. Se Meta può contare sull’85% delle quote di mercato, Sony si ferma all’1%.
Sony domina poco nel settore con il suo PSVR di prima generazione che non ha ottenuto nemmeno l’1% di quote di mercato. Meta (ex Facebook) domina con l’85% circa di quote di mercato. Il visore VR di Sony non è standalone e costa ben 599€, a cui, per giocare, bisogna necessariamente aggiungere gli almeno 450€ di una PS5, oltre che eventuali giochi ed abbonamenti.
Insomma, oltre 1.000€. L’industria del gaming, al di là di limitati esperimenti quasi sempre fine a sé stessi, è ancora concentrata su una fruizione dei contenuti tradizionali. Gli investimenti sulla realtà virtuale sono scarsi e il parco di titoli disponibili ancora di meno. Insomma, i consumatori sanno benissimo che dovrebbero spendere 1000€ per usare un accessorio che non offre molte ore di contenuti, ora come ora. Le cose non sembrano destinate a cambiare nell’immediato.